Si è svolto giovedì 9 aprile alla Fondazione Premio Napoli, l’incontro del ciclo Arte&Linguaggi, nuove geografie della creatività, dal titolo HABITAT. Spazi per vivere. A condurre il terzo appuntamento della rassegna Pasquale Ruocco che ha introdotto gli artisti Paolo Bini, Federica Giordano, Hypoikon [Pasquale Napolitano+Stefano Perna], Piero Sorrentino, Ciro Vitale, Giovanni Nappa per Zud, con la collaborazione, per la parte dedicata alle “scritture”, del critico e poeta Ferdinando Tricarico.

Strade, piazze, palazzi, case, musei, gallerie, spazi pubblici e privati, da costruire, abitare, pensare. Quella dell’uomo è appunto una storia fatta di luoghi, di – suggerisce Heiddeger –  un farsi luogo del corpo e del suo agire, delle sue idee e immagini. Un processo che ha contraddistinto per secoli la produzione di oggetti, architettura, arte, sia in scala monumentale che domestica; oggi amplificato dall’affermarsi di discipline quali il video e il sound design e da una nuova riflessione sul rapporto tra l’arte e gli habitat che attraversiamo quotidianamente.

Ritratti realizzati da Mary Cinque

Ritratti realizzati da Mary Cinque

L’incontro comincia con la pittura di Paolo Bini, giovane artista, ma già noto alla platea internazionale, per i suoi interventi astratti, che, come evidenzia nel raccontare il suo percorso, passano da una visione bidimensionale classica, a una spazialità sempre più invadente e presente che arriva ad interagire e colloquiare anche con le ambientazioni più ardite delle sale barocche chiamate ad ospitare i suoi lavori. Con l’introduzione di Ferdinando Tricarico ci immergiamo nella poesia di Federica Giordano ci riporta invece a una dimensione orale più classica, dove l’Habitat e l’ambiente circostante dialogano direttamente con il corpo e la percezione, finanche con quel “velo” di schopenhaueriana memoria. Pasquale Napolitano e Stefano Perna, in rappresentanza del collettivo Hypoikòn, ci proiettano invece, verso altre dimensioni della realtà, focalizzando il loro intervento sulle esperienze di videomapping realizzate in diversi contesti e “grandezze” dalla corteccia di un albero all’imponente facciata della Certosa di Padula con l’opera Ovo. Un’occasione per riflettere sul senso e sul valore di questo tipo di interventi e per mostrare alla platea una delle esperienze a cavallo tra arte, scienza, saperi e tecnologie più all’avanguardia d’Italia.  Piero Sorrentino, giovane autore già antologizzato da importanti case editrici nazionali, ci presenta un racconto carico di risvolti sociali e politici, con l’uso consapevole di una lingua potente e cristallina. Ciro Vitale riporta l’attenzione sul video come possibilità di espressione dell’arte, stavolta in senso più classico e storico. In Vitale è infatti l’elemento della memoria, anche ricostruita e manipolata, che tesse i fili del racconto, in una mediazione ricca di sfumature politiche attuali. Chiude l’incontro l’omaggio all’opera di un artista e designer recentemente scomparso, Raffaele De Martino in arte Zud, una figura, introdotta dal critico d’arte Gianni Nappa, che ha saputo innovare con semplicità l’arte in numerose direzioni. Figlio del suo tempo, Zud ha anticipato negli anni tanti temi attuali con ironia e freschezza, un’esperienza di cui rimarrà traccia nel tempo, e di cui questo omaggio voleva essere solo un invito a una prima riflessione che possa portare a riconoscerne il valore.

Fotogallery dell’incontro a cura di Angelo Marra
 
il progetto

Il ciclo di incontri Arte&Linguaggi – nuove geografie della creatività è organizzato RACNA Magazine e promosso dal Collegio di Napoli, il programma di eventi organizzato ogni anno dalla Fondazione Premio Napoli.

Cinque incontri ideati da Carmine De Falco e Chiara Reale con il coordinamento scientifico di Pasquale Ruocco e la collaborazione di Ferdinando Tricarico. L’intento degli incontri – al confine tra la tavola rotonda e l’happening, con  momenti performativi e dibattiti – è duplice: mappare i nuovi processi creativi in atto a Napoli e dintorni, ma anche invitare i protagonisti coinvolti a dialogare sui temi proposti al fine di creare nuove connessioni e produrre nuovi “artwork”.
Il calendario dei prossimi incontri

7 Maggio
Corpo
Fratture, sublimazioni, ibridazioni

Negli ultimi decenni il corpo è stato al centro di una generale rivalutazione tornando a essere considerato sia soggetto che mezzo di espressione. Una nuova centralità dell’uomo, tesa tra natura e artificio, tra umano e post-umano, si riflette in una rilegittimazione della presenza del corpo, viscerale e vulnerabile,  nell’arte,  dopo il freddo distacco dell’epoca modernista. Una nuova prospettiva mossa tra  teatro, danza, performance, fotografia, pittura, scrittura.
Modera: Claudio Finelli

4 Giugno
Parola
Segni, sensi, (hash)tag


Qualcuno ha parlato di era post-gutemberghiana prevedendone la scomparsa, in effetti ha sembianze tecnologiche, a volte seriali ed automatiche, altre caotiche e babeliche, di certo è esplosa nell’uso nei social network e anche nella sua espressione orale e biologica, appare arcaica e futuribile, nella sua forma artistica vuole farci discutere: è la parola.
Modera: Ferdinando Tricarico

A proposito dell'autore

Fotoreporter

Una vita dedicata alla fotografia, alla pittura e all'architettura, segnata da esperienze e incontri irripetibili. Julian Beck, Quintino Scolavino, Gianni Pisani, Lucio Amelio, Joseph Beuys, Keith Haring, Arnaldo Pomodoro, Gillo Dorfles, Enrico Bay, Nicola Pagliara, Mimmo Jodice, questa la lunga galleria di personaggi che arricchiscono la sua biografia. Studi in scenografia all'Accademia di Belle Arti di Napoli, numerose esposizioni e lavori in giro per l'Italia. Nell'ultimo decennio insieme alla pittura e alle installazioni, Marra esprime il suo talento creativo attraverso la fotografia, innescando un percorso professionale che abbraccia performance artistiche ad esperienze editoriali, collaborazioni con Istituzioni ed Enti pubblici e privati, associazioni culturali e mondo dell'imprenditoria.