Con la mostra Oltre il visibile. I Campi Flegrei, inaugurata al Museo Archeologico Nazionale di Napoli il 27 Luglio, il Consorzio Databenc compie un altro passo in avanti verso l’integrazione tra le nuove tecnologie digitali e i supporti informativi tradizionali per recepire e comunicare arte e cultura, dopo il successo di progetti come Il Bello o il Vero, il Maschio Angioino Smart Tour e la piattaforma Tolkart.

 

La mostra esplora ed evidenzia l’importanza di luoghi come Cuma o Baia per il patrimonio culturale della provincia di Napoli, mettendo insieme diverse testimonianze storiche e letterarie, le fonti della migliore letteratura periegetica sui Campi Flegrei provenienti dall’Archivio Storico di Napoli (Giulio Cesare Capaccio, Domenico Antonio Parrino e Pompeo Sarnelli), immagini dell’Archivio Fotografico Databenc, i dispositivi multimediali Databenc e reperti d’arte antica – prevalentemente d’età classica – di altissimo pregio, come il Diomede da Cuma, la Testa di Apollo dell’Omphalos o il vaso a figure rosse del Pittore di Siracusa raffigurante la vestizione di un soldato con l’aiuto di una giovane figura femminile.

Guarda il trailer dell’Oleografia della Testa di Apollo dell’Omphalos

 

Questa pluralità di “medium” di comunicazione (filmati, testi, oggetti d’arte, suoni, immagini) permette al visitatore di personalizzare il percorso di visita all’interno della Sala del soffitto stellato del Museo dov’è allestita, e di interagire con i reperti, apprendere da loro, attraverso la miglior esperienza cinestesica possibile. Con un sistema di sensori corporei, si possono ad esempio sfogliare le pagine delle guide di Capaccio, Parrino e Sarnelli proiettate sul muro, oppure interagire con la proiezione olografica della Testa di Apollo, voltandola e zoomandola alla ricerca dei più minuti dettagli realizzativi.
Un’app inoltre, realizzata appositamente per l’occasione, è consultabile sugli smartphone installati al centro della sala, e permette di andare oltre i limiti fisici dell’esposizione in sé, di realizzare percorsi virtuali paralleli, ottenere informazioni sui principali punti di interesse della zona e notizie sugli eventi principali e parlarne quindi su Facebook e Instagram. Si può decidere perfino, volendo, di ignorare tutto questo, e concentrarsi sulla fruizione di immagini e opere d’arte notevolissime, esposte con intelligenza nonostante l’economia di spazi disponibili nobili, ma non grandissimi.

Diomede Da Cuma

Diomede Da Cuma

info mostra

Curata dalla professoressa di Letteratura Latina della Federico II, Rossana Valenti, la mostra espone i risultati della sua ricerca sulla tradizione letteraria relativa ai Campi Flegrei. È stata realizzata dal Consorzio Databenc, col supporto dell’Università Federico II di Napoli, del Consorzio Costa dei Campi Flegrei, di Innovaway, CSP, Sudgest, ICAR e CUEIM.
L’esposizione durerà fino al 10 Novembre per poi spostarsi al Museo Archeologico dei Campi Flegrei presso Baia, a Bacoli, e oggi contribuisce a rendere ancora più ricca ed eterogenea l’offerta culturale di un MANN che non è mai stato tanto attivo.

A proposito dell'autore

Laureato in storia dell'arte alla Federico II di Napoli, ormai vicino ai 28 anni, gira l'Italia da quand'era bambino. Fu così che si innamorò della storia, della geografia, dei centri storici e dei colori - e che paese colorato è il nostro! In cerca di fortuna come un bucaniere o un artista curtense, collabora di tanto in tanto, con la fortissima, dice, rivista Racna Magazine.