È partita come una campagna civile: ha raccolto artisti, fotografi e aspiranti tali e da tre anni si rinnova su tematiche sempre più complesse.
Stiamo parlando di Diversamente Uguali, il team che si raccoglie e si racconta nella sede off topic del suo principale sostenitore, al bar Settebello di Pino de Stasio, all’angolo opposto al campanile di Santa Chiara, che negli anni si sta proponendo come il punto immaginifico di una certa cultura del Centro storico di Napoli.

pino-de-stasio

Le prime immagini, quelle della campagna che dà il nome al gruppo anche su Facebook, sono le più sorprendenti e coinvolgono, ovviamente, il proprietario del bar che li ospita, il sindaco di Napoli, cittadini comuni e talvolta qualche volto noto, almeno tra chi frequenta il Centro Storico della città partenopea.
La tecnica usata è quella del dettaglio colorato su bianco e nero ed ha un evidente valore artistico moltiplicato dal valore sociale che è il motivo principale di questa iniziativa.

Federico Libertino seg. Cgil Napoli per Stop Omofobia Campagna 2013

L’arte contemporanea è anche movimento civile e sociale: lo è stato il futurismo, ma lo era anche il surrealismo, il costruttivismo o il dadaismo, perché coniugavano le tensioni culturali e sociali della propria epoca in una visione artistica premonitrice di un futuro sempre più complesso, non sempre positivo, quello dove oggi viviamo noi.

Migranti, donne, omosessuali, transgender, ma anche vittime della violenza della polizia italiana, sono i temi finora toccati da questo gruppo originale e semplice, che progressivamente ha aggiunto colore arrivando agli zombies che ci mettono la faccia contro la violenza domestica e contro il bullismo omofobico.

Ognuno di noi può contribuire, suggerendo tematiche e soprattutto offrendosi come modelli di una ricerca che mette la persona in quanto tale al centro come valore intoccabile, cui invece l’ignoranza o la società hanno progressivamente tolto tutto, la dignità, il lavoro e, talvolta, la vita.

Speriamo vivamente che nel gruppo prevalga un immaginario artistico su quello didascalico, perché la cronaca diventi simbolo e penetri nell’inconscio collettivo superando la superficie della foto e delle sue buone intenzioni.

Arte è la capacità di superare i limiti della consapevolezza e arrivare oltre la banalità della nostra esistenza piatta e omologata, anche solo per denunciarla e descriverla. Incoraggiare in ogni angolo e bar, anche di periferia, l’amore per il sociale e per la sua rappresentazione artistica è un modello semplice e necessario di civiltà in questo mondo dominato dalla globalizzazione e dalla tele-web-dipendenza.

credits

Foto tratte dalla pagina facebook di STOP Omofobia

Per approfondimenti e per guardare tutte le foto della campagna collegati a questo link:

facebook.com/pages/STOP-Omofobia/455583387869827

 

Copywrite RACNA Magazine

A proposito dell'autore

Collaboratore
Google+

Manlio Converti, psichiatra, blogger, magato dalla cultura e dall'arte come continua innovazione e sperimentazione, come è la vita, nato nel 69, completa i suoi studi professionali col massimo dei voti nel minimo tempo necessario, laureandosi a 23 anni in medicina. Lavora stabilmente presso la Asl Napoli 2 nord, ma soprattutto perora cause civili e sociali, ancorchè in Italia siano finora perse, come i diritti gay, per egoismo, quelli delle donne e dei migranti, per altruismo, quelli dei sofferenti psichici, per dovere professionale, quelli dell'ambiente, per dovere naturale, quelli degli artisti napoletani e della relativa città conurbata, per patriottismo europeo.