HomeRacna EstateArte contemporaneaFrank Lloyd Wright – Casa Kaufmann Mary Cinque 9 Agosto 2014 Arte contemporanea, Racna Estate RACNA Magazine (non) va in vacanza! Se anche tu, come noi, non puoi fare a meno di nutrirti d’arte, sempre e comunque, segui le nostre rubriche estive. Un’opera al giorno da leggere e guardare su pc ma anche su tablet e smartphone. Casa Kaufmann (dal nome del suo proprietario) è stata progettata e realizzata da Frank Lloyd Wright, uno degli architetti che più mi emoziona. Essa rappresenta uno degli esempi più belli della cosiddetta “architettura organica” che mira a un’armonia tra essere umano e ambiente naturale. biografia Da Wikipedia Frank Lloyd Wright (Richland Center, 8 giugno 1867 – Phoenix, 9 aprile 1959) è stato un architetto statunitense, tra i più influenti del XX secolo. Assieme a Le Corbusier, Walter Gropius, Ludwig Mies van der Rohe e Alvar Aalto è considerato uno dei maestri del Movimento Moderno in Architettura. Romanticamente legato all’ideologia individualistica del “pionierismo” statunitense, si volse all’approfondimento del rapporto fra l’individuo e lo spazio architettonico e fra questo e la natura, assunta come fondamentale riferimento esterno. Questi suoi interessi lo portarono a prediligere come tema le case d’abitazione unifamiliari (“prairie houses”), che costituirono l’aspetto determinante del suo primo periodo di attività. È considerato uno dei maggiori esponenti della corrente organica dell’architettura contemporanea. Nel suo volume Architettura organica del 1939 Frank Lloyd Wright esprime compiutamente la sua idea di architettura, che ha come idea trainante il rifiuto della mera ricerca estetica o il semplice gusto superficiale, così come una società organica dovrebbe essere indipendente da ogni imposizione esterna contrastante con la natura dell’uomo. La progettazione architettonica deve creare un’armonia tra l’uomo e la natura, costruire un nuovo sistema in equilibrio tra ambiente costruito e ambiente naturale attraverso l’integrazione dei vari elementi artificiali propri dell’uomo (costruzioni, arredi, ecc.) e naturali dell’intorno ambientale del sito. Tutti divengono parte di un unico interconnesso organismo, spazio architettonico. La casa sulla cascata del 1936 è l’esempio più pragmatico ed eccezionale di questo modo Wrightiano di fare ed intendere l’architettura.