Il Pallonetto di Santa Lucia è uno dei borghi più antichi ed originali di Napoli, fra i pochi che hanno mantenuto la propria genuina napoletanità. Qui si trovano i vasci curati, ormai famosi in tutto il mondo, i panni profumatissimi stesi al sole dalle sapienti mani delle mamme, fra queste strade si può ancora assistere alla processione dei Luciani, in onore di Santa Lucia.

Giancarlo De Luca con la sua mostra fotografica Ncopp ‘o Pallonetto intende compiere un vero e proprio atto d’amore per questi luoghi che, con generosità, si sono aperti per essere immortalati dal suo obiettivo. La mostra, che sarà visitabile fino al 10 dicembre e che comprende circa 80 scatti in bianco e nero prodotti in due anni di lavoro, riporta l’attenzione su un quartiere che ha fatto la storia di Napoli, oggi quasi dimenticato e soggetto all’incuria di una città lanciata in corsa verso una turistizzazione spesso fagocitante e spersonalizzante.

Giancarlo De Luca

 

Una denuncia quella fatta dall’artista attraverso il proprio lavoro, ma anche tanta voglia di portare fuori dai limiti di un quartiere popolare, un sentimento che dovrebbe essere d’esempio in un’epoca di porte chiuse e muri alzati. Fra volti segnati e fieri e scorci poetici e decadenti, gli scatti di De Luca traducono su pellicola l’amore di una città, il grande senso di accoglienza, l’apertura all’occhio curioso, la capacità di comunicare a chi ha voglia di sapere.

Giancarlo De Luca

info mostra

‘Ncòpp ‘o Pallonetto – di Giancarlo De Luca
1-10 dicembre 2018
PAN Palazzo delle Arti di Napoli – Sala Loft
Via dei Mille 60, Napoli
www.giancarlodeluca.com

A proposito dell'autore

Project Manager

Alla formazione scientifica (studi in Medicina Veterinaria, prima in Inghilterra e poi in Italia) unisce l'insana passione per l'arte e la letteratura. Dal 2012 collabora con la casa editrice Marchese editore, occupandosi di pubbliche relazioni, promozione e creazione di eventi culturali. Nel 2013 fonda con alcuni collaboratori il blog "About M.E.", legato all'attività della casa editrice ma fin dall'inizio aperto a tutto ciò che è cultura, con particolare attenzione a ciò che succede sul territorio campano. Ama i cappelli, Dostoevskij, e il té delle cinque.