È l’arte urbana a riportare l’attenzione sulle 17 opere trafugate al Museo Civico di Castelvecchio di Verona: #iononmilasciofregare, è l’hashtag con cui un gruppo di artisti anonimi lancia un nuovo appello.

È come se i ladri di Castelvecchio ci avessero preso l’anima”. Lo scriveva Tomaso Montanari il 25 novembre 2015 sul suo blog d’autore Articolo9, a seguito del furto avvenuto qualche giorno prima presso il Museo di Castelvecchio di Verona. Per chi l’avesse già dimenticato – perché oggi è troppo facile dimenticare a causa del bombardamento di notizie a cui si è sottoposti – riportiamo nuovamente i fatti: tra la notte del 19 e del 20 novembre scorso tre ladri sono entrati nel Museo Civico di Castelvecchio, rubando opere dal valore di quindici milioni di euro. Oltre ogni stima è bene sottolineare che sono stati 17 i preziosi dipinti trafugati, tra i quali capolavori di Giovanni Francesco Caroto, Andrea Mantegna, Pisanello, Jacopo Titoretto e di Peter Paul Rubens, fra gli altri.

Antonio Pisano detto Pisanello, Madonna col bambino, particolare

Antonio Pisano detto Pisanello, Madonna col bambino, particolare

Dove siano finite queste opere, ovviamente, nessuno lo sa. Eppure questi capolavori sono anche e soprattutto nostri. Lo urlano a gran voce alcuni esponenti dell’arte urbana, in forma totalmente anonima. ”Vogliamo provare a sensibilizzare le persone, la più ampia fetta di pubblico possibile, sottolineando la carenza delle Istituzioni in fatto di tutela e sicurezza del Patrimonio”, mi ha spiegato Bruno Milfo, unico responsabile autorizzato a rilasciare informazioni in merito al progetto.

#iononmilasciofregare è una vera e propria call su Facebook, che invita tutti gli artisti ad adottare una delle 17 opere trafugate per farle rivivere nelle strade delle città italiane.

Giovanni Francesco Caroto, Ritratto di giovane con disegno infantile

Giovanni Francesco Caroto, Ritratto di giovane con disegno infantile

“Il progetto è partito in rete da pochi giorni. È nato da una conversazione tra alcuni artisti e curatori un paio di settimane fa, ma le origini risalgano ai giorni successivi al furto. Da quando siamo partiti abbiamo ricevuto molte adesioni da artisti provenienti da varie città: Palermo, Benevento, Roma, Firenze, Milano…”, ha continuato Bruno.

L’arte urbana con gli spazi pubblici, insieme all’assiduo utilizzo della rete, nonché della tecnologia tramite l’inserimento di QRCODE, saranno i canali fondamentali che gli artisti useranno per diffondere il loro il messaggio. Ma non è il loro nome, né il loro stile che dovrà emergere dall’intera operazione: i veri protagonisti sono i quadri, quei quadri che dobbiamo sperare di poter rivedere presto.

 

La lista completa delle 17 opere rubate:

1 Antonio Pisano, detto Pisanello, “Madonna col bambino”
2 Jacopo Bellini, “San Girolamo penitente”
3 Andrea Mantegna, “Sacra Famiglia”
4 Giovanni Francesco Caroto, “Ritratto di giovane con disegno infantile”
5 Giovanni Francesco Caroto, “Ritratto di giovane monaco benedettino”
6 Jacopo Tintoretto, “Madonna allattante”
7 Jacopo Tintoretto, “Trasporto dell’arca dell’alleanza”
8 Jacopo Tintoretto, “Banchetto di Baltassar”
9 Jacopo Tintoretto, “Sansone”
10 Jacopo Tintoretto, “Giudizio di Salomone”
11 Cerchia di Jacopo Tintoretto, “Ritratto maschile”
12 Domenico Tintoretto, “Ritratto di Marco Pasqualigo”
13 Bottega di Domenico Tintoretto, “Ritratto di ammiraglio veneziano”
14 Peter Paul Rubens, “Dama delle licnidi”
15 Hans de Jode, “Paesaggio”
16 Hans de Jode, “Porto di mare”
17 Giovanni Benini, “Ritratto di Girolamo Pompei”

Per rispondere alla call è sufficiente inviare una mail al seguente indirizzo: iononmilasciofregare@gmail.com

#iononmilasciofregare

#iononmilasciofregare

A proposito dell'autore

Specializzanda in storia dell'arte presso la Federico II di Napoli, lavora con INWARD Osservatorio sulla Creatività Urbana. Amante dell'arte contemporanea e delle molteplici espressioni dell'urban art