L’icona spogliata di ogni segno connotativo diventa pura contemplazione. Tale concetto che prende in prestito un linguaggio universale che affonda le proprie radici nella cultura giapponese così come nell’iconografia russa espresso attraverso un “saper fare” di millenaria esperienza si ritrova tutto nelle opere che compongono la personale di Mats Bergquist dal titolo “Ashes to ashes. Encausti, che fino al 27 ottobre abiterà l’atrio, il giardino e una sala del Museo Archeologico Nazionale di Napoli.

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La mostra,curata da Elena Dal Molin e Marco De Gemmis, è promossa dal Museo Archeologico Nazionale di Napoli e da Atipografia, quest’ultimo polo culturale dedicato all’arte nato nel novembre 2014 ad Arzignano in provincia di Vicenza. Tale collaborazione si colloca nel progetto che il Museo Archeologico Nazionale ha avviato ormai da anni, ma che ha ultimamente reso più salda, attraverso cui rileggere il suo patrimonio di antichità anche attraverso i linguaggi artistici contemporanei.

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L’opera di Mats Bergquist si allinea perfettamente a questo intento proprio per la tecnica che decide di utilizzare per la realizzazione dei propri lavori. “La tecnica (quella dell’Encausto, già utilizzata nell’antica Pompei ndr) prevede l’uso di una tavola di legno pregiato e stagionatospiega la curatrice Elena Dal Molin – La tavola è rivestita da una tela di lino finissimo intriso nella colla di coniglio, perché aderisca; è poi rifinita con più mani di gesso e perfettamente levigata. I pigmenti usati per dipingere sono mescolati a cera punica e sono mantenuti liquidi dentro un braciere. Questo procedimento aveva luogo perché l’immagine divenisse perpetua. Ma i fedeli che giungevano alle icone votive, pregandole le accarezzavano, rendendo le immagini nere, quasi monocrome. Le icone, le porte, le scale, perfino le ombre di Mats Bergquist, sanno questo passaggio e sono levigatissime, profonde e quasi monocrome”. Il gesto ripetuto diviene momento contemplativo, un percorso attraverso cui sondare l’animo umano e tutto il patrimonio di credenze universali che in esso sedimentano.

foto backstage delal mostra a cura di Silvia Berton
info mostra

“Ashes to ashes. Encausti”
di Mats Bergquist
a cura di Elena Dal Molin e Marco De Gemmis

Museo Archeologico Nazionale di Napoli
dal 25 settembre al 27 ottobre 2016
orari > ore 9.00/19.30, martedì chiuso

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Credits: Tutte le foto di questo servizio sono di Silvia Berton

A proposito dell'autore

Project Manager

Alla formazione scientifica (studi in Medicina Veterinaria, prima in Inghilterra e poi in Italia) unisce l'insana passione per l'arte e la letteratura. Dal 2012 collabora con la casa editrice Marchese editore, occupandosi di pubbliche relazioni, promozione e creazione di eventi culturali. Nel 2013 fonda con alcuni collaboratori il blog "About M.E.", legato all'attività della casa editrice ma fin dall'inizio aperto a tutto ciò che è cultura, con particolare attenzione a ciò che succede sul territorio campano. Ama i cappelli, Dostoevskij, e il té delle cinque.