Giuseppe Verdi sarebbe stato contento di sapere che oggi, nel 2014, esiste un progetto tanto ambizioso e articolato come il #VerdiMuseum. Descrivere questo spazio non è facile, perché si tratta di un museo diffuso digitale, anche se in pratica è molto di più. Innanzitutto è un portale digitale, quindi un app, e ancora un progetto di crowdfunding nazionale e internazionale, nonché il volano per l’attivazione di un flusso turistico per un intero territorio, Parma e dintorni, e poi tutt’Italia. Poco meno di un anno fa SQcuola di Blog (www.sqcuoladiblog.it) propone al Comune di Parma la creazione di un museo diffuso digitale su Giuseppe Verdi, una vera e propria mappatura in grado di rilevare la “presenza” fisica e metaforica di Giuseppe Verdi: musei, teatri, archivi, monumenti e associazioni di persone, una valigia di informazioni utile al turista appassionato verdiano di ogni età e nazionalità (i contenuti sono tradotti in 4 lingue e in futuro ne sono previste altre). Promosso dalla Fondazione Teatro Regio, e realizzato da LEN Service del Gruppo LEN (www.gruppolen.it) e Xonne (www.xonne.it), il #VerdiMuseum è il primo vero progetto del dopo Bicentenario.
È a tutti gli effetti un progetto economicamente sostenibile, perché si alimenterà solo se il mercato sceglierà di alimentarlo, attraverso il crowdfunding. Dopo la mappatura degli stakeholder, fase fondamentale in ogni project plan, il fundraising avverrà attraverso una doppia raccolta in Italia e all’estero, con due distinte campagne. Così sarà per i contenuti. Chi pensa che Verdi sia un fenomeno locale, si sbaglia di grosso: i dati di Google parlano infatti di 2 milioni di ricerche al mese nel mondo dedicate al grande compositore italiano. Attraverso un’approfondita analisi di listening in rete, si è verificato che gli amanti di Verdi si trovano ovunque, numerose e partecipi sono le comunità internazionali. Mentre per gli aficionados di Verdi è una piacevole conferma, per tutti gli altri potenziali utenti il #VerdiMuseum è una concreta possibilità anche in termini di ricadute economiche.

Ad oggi è presente la struttura tecnologica e una parte della piattaforma dei contenuti, ma tutto il resto è ancora da costruire, insieme ai donatori e a tutti coloro che vorranno sostenere il progetto. Le campagne di crowdfunding saranno coordinate da Alberto Giusti, project manager specialista in start up e crowdfunding. Per la prima volta al mondo 5 piattaforme internazionali ospiteranno il progetto in parallelo, iniziando con Kickstarter e Indiegogo e proseguendo con new entries per stimolare un meccanismo di asta.
Sapevate che il secondo nome di Giuseppe Verdi era Fortunino, e che quando l’impresario della Scala Bartolomeo Merelli gli commissionò la commedia Un giorno di regno, Verdi era in piena depressione dovuta ad una serie di lutti familiari? Ironia della sorte gli era stata commissionata una commedia che infatti ebbe un esito disastroso! Insomma l’Universo Verdi è ancora tutto da scoprire. Va’ pensiero!

A proposito dell'autore

Collaboratore

Laurea con lode in Comunicazione con una tesi sui musei d’arte contemporanea_Caso Napoli. Nel 2007 lavora a Liverpool presso il dipartimento di Marketing e Comunicazione dei National Museums. Corso di perfezionamento in Management Culturale presso la Fondazione Fitzcarraldo, Torino. Dal 2007 ad oggi ha collezionato, insieme a Componibile 62, esperienze come curatrice, project manager e organizzatrice di mostre ed eventi culturali in Italia e all’estero. Collabora con Tafter (Economia della cultura). Oltre che all’arte contemporanea, si dedica anche alla moda, CSR, e viaggi. Il Museo è il suo habitat naturale.