E’ una delle frontiere di ricerca più sperimentali dell’arte contemporanea, la “videomapping“, mappatura video in italiano, non è altro che l’abilità di trasformare luoghi, solitamente facciate di palazzi, in qualcosa d’altro attraverso la proiezione sulla superficie di mondi immaginari.

Il collettivo Hypoikòn fa di nuovo centro, e dopo aver mappata per qualche mese, con un’installazione ad hoc, alcuni ambienti delle Catacombe di San Gennaro, torna alla carica con questo lungo trailer di OVO, ambiziosa e riuscita opera multimediale.
OVO è una istallazione di mapping architetturale progettata  per la straordinaria facciata barocca della corte della Certosa di Padula.
L’uovo come elemento ancestrale, generatore di vita, ma anche elemento indissolubilmente legato alla storia della Certosa per il mitico episodio della frittata dalle mille uova, momento in cui si legano fatalmente la storia del complesso monastico alla storia dell’umanità.
Contemporaneamente uovo anche come elemento circolare, una configurazione portante nell’istallazione, che riflette sul segno circolare e le sue variazioni architettoniche presenti nella Certosa; una circolarità auspicata ed auspicabile, perché potenzialmente ispiratrice d’infinito: senza inizio, senza fine, come nell’oroscopo cinese, come nel moto dei Sufi, come nell’idea dell’esistenza per la civiltà della Magna Grecia, come la circolarità della natura. A questa circolarità saranno aggiunte innumerevoli ramificazioni, per costruire link, nessi, momenti visionari.
In sintesi, l’idea che anima il lavoro è quella di costruire un sistema cinetico-visuale per visualizzare la grandezza, la forza dello straordinario luogo che lo ospita, ma contemporantemante, per mostrarne la sua vivacità tesa al futuro, che è la stessa della straordinaria terra che ha reso possibile un capolavoro di simbiosi tra natura e cultura qual’è la Certosa.

OVO – A/V Projection Mapping (Abstract) from Pasquale Napolitano on Vimeo.

il collettivo

Hypoikòn è un collettivo di media designer attivo nel campo della progettazione multimediale e interattiva. Progetti di videomapping, performance audiovisive e installazioni interattive sono stati sviluppati in diversi contesti nazionali e internazionali come festival di arti digitali, centri culturali e rassegne di arte contemporanea in Italia ed in Europa. L’approccio di Hypoikòn tende a far convergere in ogni progetto la dimensione speculativa e teorica con una sua specifica traduzione sul piano estetico ed espressivo. All’interno del progetto “Le luci di dentro” Hypoikòn progetta e realizza la seconda tappa del percorso, che prevede all’interno del grande deambulatorio al livello inferiore delle catacombe, un lavoro di carattere lirico ed immersivo: sviluppando le possibilità offerte dalla sperimentazione multimediale, in particolare tramite la tecnica dell’architectural mapping, e dal sound design l’architettura diverrà parte fondamentale di uno spettacolo fatto di immagini, luci e suoni sviluppato attorno al tema della nascita, del ciclo della vita come un corpo in costante metamorfosi. Si tratta di una installazione di forte impatto visivo che trascina prima di tutto lo spazio, l’architettura tufacea, in un profondo processo di trasformazione, rigenerandolo in un nuovo ambiente, che stimoli una riflessione alternativa all’idea di catacombe quale luogo di morte, piuttosto quale luogo di vita e cultura.