Ancora pochi giorni per contribuire, attraverso una campagna di crowdfunding online, a  rendere una realtà ancora più funzionale e innovativa MappiNa,  la piattaforma collaborativa di crowdsourcing urbano che “disegna” immagini delle città alternative, attraverso il contributo, critico ed operativo, dei suoi abitanti.

   

Chiunque, grazie a una serie di modalità di interazione, può (e potrà) interfacciarsi con MappiNa per caricare sulla piattaforma nuovi contenuti e georeferenziarli. Foto, video, suoni e testi caricati dagli utenti contribuiscono a costruire una varietà di mappe fondate sulla cultura urbana che si esprime nella street art, nei giochi in strada, negli incontri inaspettati, nelle pratiche di uso degli spazi pubblici, negli arredi urbani autoprodotti per rendere comoda la città (Mappa dei Luoghi), nei suoni e nelle parole ascoltate per strada (Mappa dei Suoni), nei suoi spazi incerti e immobili abbandonati (Mappa Abbandoni) e nelle possibilità di riutilizzo anche temporaneo (Mappa delle Idee), nella varietà degli operatori che producono cultura e nella moltitudine di eventi che la diffondono (Mappa degli Attori ed Eventi).

L’obiettivo è di comporre, attraverso l’esperienza quotidiana, una mappa che sia una narrazione collettiva, che apra ad un diverso sguardo e sia allo stesso tempo una occasione dove sperimentare modi alternativi di attraversare e di trasformare la città.

 

 

MappiNa racconta una città diversa offrendo una esperienza turistica community-based, geolocalizzando  servizi per chi promuove la cultura e per le attività commerciali, informando sui patrimoni abbandonati sollecitandone il riuso. A tal fine alle attività on line, il progetto affianca azioni off line: Open Labs, laboratori dove attivare azioni di rilettura dello spazio urbano e di riuso di quello abbandonato. 
In particolare, al fine di stimolare tattiche di rigenerazione urbana e di supportare i progetti di riuso e di riappropriazione dello spazio urbano, la piattaforma ha realizzato la Mappa del patrimonio pubblico a partire da quello del Comune di Napoli. Gli Open Labs, così, usufruendo della mappatura del patrimonio abbandonato, saranno catalizzatori di processi di rigenerazione urbana estesi e occasioni per la generazione di beni comuni attraverso la sperimentazione di modelli alternativi di gestione di un patrimonio diffuso. Attraverso i laboratori si solleciterà la creazione di micro-iniziative imprenditoriali innovative, promuovendo l’aggregazione sociale, la costruzione di percorsi di associazionismo e di impresa giovanile.
Lo sviluppo  ulteriore del progetto prevede, inoltre, la creazione di forme di economia legate alla produzione di servizi quali percorsi personalizzati su app per turisti a contenuti nascosti, servizi  su web e su mobile per l’incontro tra la domanda e offerta di spazi per iniziative culturali, advertising geolocalizzato su app per le particolarità artigianali  e  prodotti quali gadget ed editoria digitale legata alla piattaforma.

Nata a Napoli e da pochi mesi lanciata a Milano, Roma e Venezia-Mestre, MappiNa vuole stimolare i cittadini a guardare la propria città fuori dalle immagini sterotipate, promuovendo la collaborazione nel riuso delle risorse.
Mappina – in napoletano – è lo straccio usato e abusato, logoro, ma utile nella pratica quotidiana di chi si prende cura della casa.
Costruire MappiNa è un po come abitare la città.

 

Sviluppo del progetto

Il progetto prevede lo sviluppo in fasi diverse:

FASE  I – Consolidamento

– Sviluppo di soluzioni tecnologiche di mobile computing (App) in grado di favorire la lettura dello spazio attraverso nuove tecnologie di Realtà Aumentata (AR) e ristrutturazione della piattaforma rendendola compatibile con le app;
- Implementazione della mappa degli immobili e degli spazi abbandonati;
– Organizzazione e realizzazione a Napoli degli Open Labs con laboratori di Mappatura Urbana e  workshop di Reimmaginazione di spazi e immobili abbandonati selezionati attraverso la piattaforma

FASE II – Sviluppo

– Costruzione e implementazione della Community di Milano, Roma e Venezia, attività di animazione web&social e realizzazione di campagne di direct engagment per la costruzione di contenuti della piattaforma (lancio di concorsi on line e iniziative culturali off line).
– Sviluppo dei contenuti e loro georeferenziazione dei percorsi personalizzati a contenuti nascosti su Napoli;
– Sviluppo e promozione dei servizi per l’incontro di domanda e offerta di spazi per eventi e iniziative culturali

FASE III – Diffusione

– Sviluppo dei contenuti e loro georeferenziazione dei percorsi personalizzati a contenuti nascosti su Milano, Roma e Venezia;
- Sviluppo in altre città.

Spenderemo i fondi incrementalmente, seguendo un ordine di priorità:
– restyling piattaforma e sviluppo Mobile App per IOS e Android ( importo previsto circa15.000 euro);
- implementazione della georeferenziazione del patrimonio pubblico dismesso con inserimento dei dati mancanti rilevati attraverso comparazioni di database (importo previsto circa 2.000 euro);
– attivazione dei workshop degli Open Labs con laboratori per il riuso, anche temporaneo, degli spazi  e immobili abbandonati a Napoli (circa 8.000 euro);
– crescita e sviluppo di Mappina nelle altre città. Abbiamo aperto su Roma, Milano, Venezia-Mestre, ma abbiamo bisogno di coinvolgere gli abitanti di queste e di altre città per fare una grande mappina (circa 5.000 euro).

La strategia di sviluppo di Mappina prevede anche ulteriori attività che saranno avviate in presenza di fondi aggiuntivi. Tra queste lo sviluppo di percorsi personalizzati su App tradotti in 3 lingue a Napoli (circa 5.000 euro) e nelle altre città (circa 15.000 euro).

Team

Ilaria Vitellio – Ceo di MappiNa e CityOS – Città Open Source, urban planner, si occupa da diversi anni di strumenti di governo del territorio, di politiche urbane e territoriali  con particolare attenzione ai temi della costruzione multiattoriale di processi di rigenerazione urbana e di nuovi spazi pubblici attraverso la sperimentazione di approcci quali il cultural plannig, community mapping, community planning 2.0, neogeografia e open data.

Luigi Cristiani – Laureato in Economia, ha poi conseguito un MBA presso lo Stoà. Ha iniziato lavorando in diverse società di consulenza dove si è occupato di Merger and Acquisition. Dal 2002 lavora in Enel dove ha, tra l’altro, diretto il progetto di implementazione del sistema di Vendor Rating, ad oggi si occupa di pianificazione e controllo di Enel Green Power. Dal 2010 scrive su diverse blog di economia e finanza (Il Denaro, La prima pietra), inoltre collabora con il “Controllo di gestione” (rivista di budget, reporting e strategia per l’azienda e il consulente) della IPSOA.

Giuditta Divisato – Esperta in community Manager & Digital PR

Francesco Piero Michele Paolicelli – OpenData Manager Comune di Matera, consulente OpenData Comune di Lecce, membro Task Force Agenda Digitale Lucana, Sviluppatore applicazioni per piattaforme iOS e Android.

Alessio Dragoni – CEO of SciamLab a leading data consultancy company specialized in Internet Data Mining, Open Data and in the design and deployment of data intensive sensor network architectures.

Campagna di crowdfunding

MappiNa è un progetto che esiste da oltre un anno grazie allo collaborazione di più di 400 mappers distribuiti nelle città in cui è attiva. Abbiamo scelto una campagna di crowdfunding del tipo Keep it All perchè intendiamo proseguire con un ordine di priorità, prima tra tutte quella della realizzazione dell’app tanto richiesta dai nostri mappers, per poi proseguire con il programma delineato nelle fasi di sviluppo del progetto.

La campagna di MappiNa durerà 90 giorni, abbiamo deciso di raccogliere una cifra massima di 30.000 € (Goal).

Durante i 90 giorni sarà implementato il seguente piano di comunicazione:

Eventi di lancio della campagna con aperitivo nelle città in cui è già presente MappiNa (Napoli, Roma, Milano, Venezia) saranno invitati tutti gli attuali membri della community più giornalisti ed addetti ai lavori.

Campagna di Faceboook Advertising 
Article Marketing – realizzazione e diffusione di articoli che parlino della campagna sia sull’online che sui media tradizionali.

Realizzazione e diffusione di un video che racconti al pubblico il progetto e gli sviluppi futuri.

Evento di chiusura della campagna a Napoli.