Sono ossessionata dai muri. Guardo i muri, o meglio, tutto quello che è stato realizzato o affisso su di essi. Sempre, ogni giorno, ogni volta che sono in giro.
Negli ultimi giorni non ho potuto perciò non pensare ai muri costruiti come barriere, di cui si è tanto parlato in seguito a quanto annunciato dall’Ungheria, che innalzerà un muro al confine con la Serbia per impedire ai migranti di entrare nel paese (sarà solo uno dei tanti muri già esistenti, come riportato da Internazionale, ndr). Così mi è parso naturale considerare che mentre qualcuno crede che alzare muri sia la risposta più semplice da fornire alle manchevolezze di politiche per l’inclusione, dall’altra, al contrario, c’è chi pensa che i muri possano divenire veicolo di riflessione.

Jorit AGOch - Ael. Tutt' egual song e' criature

Jorit AGOch – Ael. Tutt’ egual song e’ criature

INWARD, osservatorio nazionale sulla creatività urbana con UNAR (Ufficio Nazionale Antidiscriminazione Razziali) e ANCI (Associazione Nazionale Comuni Italiani), ha infatti promosso e realizzato un trittico della street art contro il razzismo: tre grandi facciate sono state eseguite in tre città italiane, ognuna in relazione ad altrettante giornate commemorative internazionali.

La prima è stata realizzata nell’ambito della Giornata Mondiale contro il Razzismo da Giulio Rosk Gebbia insieme a Mirko Loste Cavallotto. Si intitola ‘’La Madre di Arghillà’’ e raccoglie in un solo ritratto tutte le speranze ma anche le paure dei migranti.

Rosk - La Madre di Arghillà

Rosk – La Madre di Arghillà

La seconda è stata realizzata a Ponticelli (NA) dallo street artist napoletano Jorit AGOch, in occasione della Giornata Internazionale dei Rom, Sinti e Caminanti. L’artista ha intitolato l’opera ‘’Ael. Tutt’egual song’ e criature’’, omaggiando nel titolo e nelle intenzioni un noto brano di Enzo Avitabile e portando luce sugli occhi di una bambina che devono necessariamente inchiodarci dinanzi alla realtà: non ci sono né fiamme né ruspe che tengano, sono bambini, possiamo, dobbiamo accoglierli.

Jorit AGOch - Ael. Tutt' egual song e' criature

Jorit AGOch – Ael. Tutt’ egual song e’ criature

La terza e ultima facciata è stata realizzata a Trieste da Mattia Campo Dall’Orto per la Giornata Mondiale del Rifugiato. Si intitola ‘’What if I lose Everythings? What if I lose everyones?’’ (Cosa accadrebbe se perdessi tutto? E se perdessi tutti?). Gli sguardi sono immersi nel colore rosso denso e carico, quel rosso che è anzitutto cuore.

Quello che più di tutto mi piace della street art è proprio questo saper continuamente comunicare, in modo schietto e sincero, la nostra attualità, la nostra storia. Non c’è nulla di cui sorprendersi, perché è forse uno degli espedienti più vecchi al mondo: persino nella Bibbia, Baldassare, ultimo re di Babilonia, apprende il suo destino in seguito a una scritta comparsa su un muro. Anche se il destino di Baldassare non fu dei più felici, il riferimento ci ricorda quanto , proprio come in questo caso, i muri possano insegnarci.
Non costruiamo muri, piuttosto dipingiamoli tutti.

Mattia Campo Dall'Orto - What if I lose Everythings What if I lose everyones

Mattia Campo Dall’Orto – What if I lose Everythings What if I lose everyones

INWARD

INWARD” è un osservatorio di lunga esperienza unico nel suo genere, svolge ricerca e sviluppo nell’ambito della creatività urbana (street art e graffiti writing), operando nei settori Pubblico, Privato, No Profit ed Internazionale con un proprio modello di valorizzazione, elaborato durante il suo coordinamento del Tavolo tecnico Nazionale sulla Creatività Urbana per la Presidenza del Consiglio dei Ministri – Dipartimento della Gioventù, istituito presso il CNEL – Consiglio Nazionale dell’Economia e del Lavoro, e presentato il 21 luglio 2011 agli Stati Generali della Creatività Urbana, presso la Presidenza del Consiglio dei Ministri, a quarant’anni esatti dal primo articolo giornalistico sul fenomeno dei graffiti uscito sul New York Times nel 1971. INWARD opera nei suoi settori attraverso le unità operative Governi, Università, Artisti, Aziende, ACU, Sociale, Europa, Mondo, che alimentano il lavoro delle piattaforme permanenti ”Italian Graffiti”, ”Inopinatum”, ”Streetness”, ”DoTheWriting!”, ”CUNTO” e ”Urban Creativity Alliance”.

Sito ufficiale: inward.it

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