Che cosa rende bella una mostra? Le opere certo, la location sicuramente, la fruibilità anche…elementi tutti degni di considerazione. A volte poi subentra un’altra componente che spiccando su tutte le altre la rende memorabile: l’allestimento. E’ il caso di UNSEEN di Matteo Basilè, fotografo di chiara fama, al Piano Nobile di Palazzo Collicola a Spoleto. Se davanti ad una teca riposta su un mobile antico con alle spalle un quadro d’epoca difficilmente riuscite a capire se la foto contenuta al suo interno è contemporanea oppure no, allora l’intento di connubio e overlapping, potrà dirsi riuscito.

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Nella splendida cornice del Festival dei due mondi di Spoleto, appena chiusa la 57esima edizione, Palazzo Collicola offre un ricco programma di mostre con artisti e linguaggi differenti tra loro, tra cui spicca questa personale di Matteo Basilè. La mostra non delude le aspettative. Un omaggio al “nero” di Roma, dove “nero”, nelle parole del curatore della mostra Gianluca Marziani, indica “la sua storia di catacombe e Barocco, papi e imperatori, morti e tramonti infuocati, bellezza e crudeltà. Perché Roma ha moltissimo nero dentro il suo corso secolare, un nero che è sintesi di rosso sangue e misteri notturni, intrighi e malvagità, nero che unisce il potere con la potenza, la carne con il misticismo… Roma sacra e profana, città che resta metaluogo nei secoli, corpo (quasi) immobile ma dal metabolismo furioso e inquieto… “.

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La decorazione pittorica del piano nobile, quello che ospita la mostra di Matteo Basilè, richiama un gusto molto diffuso a Roma nel settecento ed evidente in altri palazzi dell’Urbe. Con questo patrimonio già presente si è confrontato Basilè. Marziani è molto chiaro: “Non si è lasciato intimidire dal modello settecentesco dell’appartamento nobiliare, al contrario ha alimentato un cortocircuito tra la sua fotografia e le amenità preesistenti del palazzo”.
Sotto la vigile cura di Marziani le mostre di Palazzo Collicola stanno connotando l’aspetto più contemporaneo di una città come Spoleto. Un connubio, quello che la curatela di UNSEEN è riuscito a creare, non nei racconti, non nelle trame di contenuti, ma nell’aspetto visivo, nella continuità di forme e materiali. Se è vero che è più complesso allestire mostre d’arte contemporanea in venue storiche, è vero anche che quando l’esperimento riesce, gli esiti sono amplificati.

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UNSEEN è il nuovo capitolo del lavoro di Matteo Basilé. Classe 1974, vive e lavora a Roma e la sua fotografia si caratterizza per una fusione tra arte e tecnologia, prediligendo il mezzo ritrattistico. Sguardi intensi e con carattere fiero che puntano direttamente al visitatore, sembrano uscire da qualche tela dell’800, ma anche dal Time, nella loro assoluta contemporaneità. Ed in questo continuo tentativo di comunione del binomio sensoriale e razionale, tra manierismo tecnologico e surrealismo pittorico che si colloca il concept principale della sua indagine artistica.

info mostra

UNNSEEN – Matteo Basilè
a cura di Gianluca Marziani
Palazzo Collicola
Piazza Collicola, 1
Spoleto

http://www.palazzocollicola.it/28-06-14/basile.html

ORARI
dal mercoledì al lunedì
10.30-13.00 / 15.30 – 19.00
(chiuso il Martedì)

Fino al 28 settembre

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A proposito dell'autore

Collaboratore

Laurea con lode in Comunicazione con una tesi sui musei d’arte contemporanea_Caso Napoli. Nel 2007 lavora a Liverpool presso il dipartimento di Marketing e Comunicazione dei National Museums. Corso di perfezionamento in Management Culturale presso la Fondazione Fitzcarraldo, Torino. Dal 2007 ad oggi ha collezionato, insieme a Componibile 62, esperienze come curatrice, project manager e organizzatrice di mostre ed eventi culturali in Italia e all’estero. Collabora con Tafter (Economia della cultura). Oltre che all’arte contemporanea, si dedica anche alla moda, CSR, e viaggi. Il Museo è il suo habitat naturale.