A partire dal titolo di questa mostra si può cogliere la prima rappresentazione lineare di un’arte che è narrazione visiva di un unicum esistenziale teso alla ricerca delle radici di una Umanità perduta ma in grado di ritrovarsi. Ma L’albero delle caldarroste – un gioco da pazzi, personale fotografica di Angelo Marra, è anche una sottesa ripercussione della follia del genere umano che l’autore ha conosciuto e accolto sostenendo progetti ludici per gli internati dell’O.p.g . Un introdursi nella malattia di mente dove l’irreale è possibile e dove la finzione genera scenari evocativi e artistiche suggestioni. Da una attenta lettura delle opere si può racchiudere il corpus artistico di questa mostra in tre percorsi interpretativi, individuabili sinteticamente con i termini chiave di critica, evento, segno.

Angelo Marra è un eclettico artista con una versatilità professionale che gli permette di esprimersi indistintamente come fotografo, pittore, interior designer ed art maker. Sensibile alle problematiche sociali, è in prima linea da anni a favore delle tematiche ambientali, della valorizzazione delle tradizioni locali, e della documentazione del fermento artistico che connota la città di Napoli. Con questa mostra oltre ad alcune multicromatiche opere pittoriche tridimensionali realizzate su supporto ricavato da oggetti di recupero, proporrà una sequenza fotografica di grande impatto espressivo, con i ritratti di grandi interpreti della cultura artistica contemporanea, con lo studio delle cavità ipogee dei luoghi del suo agire e con la serie di “mani ” che testimoniano un’umanità dedita alla laboriosa operosità quotidiana, che porta su di sé le tracce del tempo e i segni della fatica ma che, radicata alla propria terra, continua a donarsi e a mostrare i frutti di una natura che oggi più che mai chiede tutela, invoca rispetto ed elemosina amore.

Angelo Marra

Fedele al concetto che l’arte del XXI secolo predilige l’incontro con il mondo, con questa mostra Angelo Marra intende l’arte come l’evento tra gli eventi, che maggiormente ama confondersi nei contesti, talvolta stridere rispetto agli stessi, e comunque non più disposta ad una semplice e passiva mediazione costruita nelle, seppur “ridondanti” in termini politici, sale istituzionali. Così per la sua esposizione, Marra sceglie una home gallery, un luogo che è spazio privato ma capace di trasformarsi e accogliere il fruito e il fruitore, per aprirsi all’esperienza condivisa di una lettura di sé e dell’altro attraverso il privilegiato canale comunicativo delle arti visive.

Angelo Marra
L’arte di Angelo Marra è legata in maniera forte all’idea di comunicazione, significazione e codice. E’ indubbiamente un’arte iconica, che fa uso di referenti o soggetti riconoscibili con il vantaggio di esplicitare una continuità con il mondo, spinta da una presunta “evidenza” degli elementi rappresentati. Tuttavia se ogni linguaggio, costruendo un mondo lo simula, anche e maggiormente quelli pittorico e fotografico di Marra permettono una riflessione sull’idea stessa di rappresentare in arte e con l’arte. La variegata modulazione cromatica associata ad alcuni tratti distintivi della produzione pittorica diventano una forma di identificazione dell’artista con il proprio mondo rappresentato e il supporto su cui esprime il segno pittorico diventa esso stesso segno di una sensibilità rinnovatrice. Così come il braciere delle caldarroste appartenuto a un uomo emarginato dalla società diventa il “gioco” di speranza dei matti relegati in manicomio, ciò che viene rifiutato dagli altri diventa protagonista di una ricerca artistica che è studio e progetto di recupero e rinascita. Oggetti e soggetti disparati e disperati che assurgono a nuova dignità attraverso un’arte che in questo senso può definirsi “vitale”.

bio di Angelo Marra

Angelo Marra
Nasce a Napoli nel 1961 e sin da ragazzo entra in contatto con il mondo delle Belle Arti e con i protagonisti della cultura e della moda napoletana. Svolge i suoi studi al Liceo Artistico e all’Accademia di Belle Arti di Napoli dove si laurea in scenografia nel 1984. Comincia per lui una vita dedicata alla fotografia, alla pittura e all’architettura, segnata da esperienze e incontri irripetibili. Julian Beck, Quintino Scolavino, Gianni Pisani, Lucio Amelio, Joseph Beuys, Keith Haring, Arnaldo Pomodoro, Gillo Dorfles, Enrico Bay, Nicola Pagliara, Mimmo Jodice, Livio De Simone, questa la lunga galleria di personaggi che arricchiscono la sua biografia. Numerose sono le sue esposizioni e i lavori presenti in collezioni private e in istituzioni Italiane. Nell’ultimo decennio insieme alla pittura e alle installazioni, Angelo Marra esprime il suo talento creativo attraverso la fotografia, innescando un percorso professionale che abbraccia performance artistiche ad esperienze editoriali, collaborazioni pluriennali con Istituzioni ed Enti pubblici e privati,con Il Mattino di Napoli, con associazioni culturali e con il mondo dell’imprenditoria.

 

info mostra

Angelo Marra – L’albero delle caldarroste – Un gioco da pazzi
presentazione di Ferdinando Creta
curatela di Lucia Mugnolo

Home Gallery di Lucia Mugnolo Napoli
Via Cilea, 6
inaugurazione: 9 gennaio 2016 ore 18:00 / 24:00

A proposito dell'autore

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