Dopo esser stata esposta al Palazzo della Ragione a Milano, la mostra fotografica Genesi di Sebastião Salgado si può ammirare alla Caixa Forum di Barcellona. L’esibizione presenta 245 immagini scelte da Lélia Wanick Salgado, moglie del fotografo brasiliano, e costituiscono un itinerario in bianco e nero dei cinque continenti. La mostra è divisa in cinque sezioni: Il Pianeta Sud, I Santuari della Natura, L’Africa, Il grande Nord, L’Amazzonia e il Pantanàl.

Iceberg between Paulet island and the South Shetland islands on the Weddell sea - Antarctic peninsula

Iceberg between Paulet island and the South Shetland islands on the Weddell sea – Antarctic peninsula – copyright Sebastia Salgado

Dopo aver trascorso diversi decenni in giro per il modo per vari reportage, fotografando i cambiamenti culturali e demografici della nostra epoca, con un primo lavoro in cui documenta la fine della manodopera industriale ne La mano dell’uomo, quindi il dramma di profughi, rifugiati e migranti verso le immense megalopoli del Terzo mondo ne In cammino e Ritratti di bambini in cammino, alla fine del 1990 Salgado ritorna nella sua terra natìa, nella fazenda di famiglia nella Vale do Rio Doce nello stato del Minas Gerais. La terra è ormai improduttiva devastata da anni di deforestazione selvaggia. Aiutato dalla moglie, decide di ripiantare le specie autoctone e ricreare l’ecosistema che Salgado aveva conosciuto da bambino e da questa esperienza nasce l’Istituto Terra.

Bighorn Creek in the Western part of the Kluane National Park - Canada 2011 - copyright Sebastiao Salgado

Bighorn Creek in the Western part of the Kluane National Park – Canada 2011 – copyright Sebastiao Salgado

Forte di questa esperienza, Salgado decide di ripartire per fotografare gli ecosistemi incontaminati del Pianeta Terra, le cui immagini costituiranno il nucleo della nuova mostra.
In questa esposizione possiamo vedere, divisi nelle cinque sezioni, elefanti marini, pinguini, balene, albatri, pipistrelli ma anche popolazioni che vivono allo stadio primitivo come i Korowais (I Santuari della Natura). Nell’Africa, il fotografo, viaggiando in Etiopia, Uganda, Botswana, Congo, Zaire, Zambia, ci mostra ippopotami e gli Himba (una popolazione autoctona) con le loro danze, i loro rituali. Nell’Amazzonia e nel Pantanàl lo sguardo di Salgado si posa su caimani, sulla foresta con la sua fauna. Splendide sono infine le immagini dei ghiacciai che giungono dal settore Il Pianeta Sud, mentre ne Il grande Nord vediamo i popoli siberiani alle prese con l’asprezza della natura e le renne, in seguito il Gran Canyon e i grandi parchi nazionali del Canada e degli Stati Uniti d’America. Con la loro forza, questi 245 scatti, per un attimo, riescono a retrocedere lo spettatore indietro di millenni, proiettando quasi il suo sguardo al Pianeta Terra nel momento della Genesi, della creazione.

 

Imperdibile video con una carrellata delle opere in mostra!

 

informazioni

http://obrasocial.lacaixa.es/nuestroscentros/caixaforumbarcelona/genesis_es.html

http://www.institutoterra.org/

 

A proposito dell'autore

Di origine pavese vive e lavora a Parma. Pubblica opere di poesia, Bagliori crepuscolari nel buio (1999), Bitume d’intorno (2005), Contratto a termine (2010) e Tracce nel fango (2011) oltre a testi presenti in antologia. Ha curato Vicino alle nubi sulla montagna crollata (Campanotto 2008) e Pro/Testo (Fara 2009). Nel 2012 per le Edizioni d’If è uscito il poemetto I Resistenti, scritto con Carmine De Falco, tra i vincitori del Premio Russo – Mazzacurati. Collabora a riviste e fa parte di Ultranovecento.