DE TRINITATE IN ALBIS.

Un triplo incontro culturale – in nome di una città ribelle – si è tenuto a Napoli nel giorno della commemorazione della presa della Bastiglia. Mentre la città nobile era al Grenoble a festeggiare, a Port’Alba veniva “messo in scena”, in tre versioni diverse, un ulteriore psicodramma, nella città dove la lettura in generale è ai minimi storici.

Politici, Poeti, Popolo, potremmo dire per continuare a giocare sul concetto di trinità.

Non sappiamo se l’idea sia venuta prima a Librincircolo, con la Bottega della Parola, oppure al consigliere municipale Pino de Stasio e al gruppo di #nonmultatelacultura, di cui la foto meravigliosa di piedi nudi che calpestano libri, ma sicuramente è stato il Partito Democratico, con mezzi maggiori e tanto tempo a disposizione, a tenere banco dalle quattro del pomeriggio fino alla devastante pioggia delle otto di sera.

poeti-portalba

Ancora una volta sono entrate in scena tre città diverse e tre modi diversi di pensare la cultura e la società, con sfumature antifasciste o mediorientali e senza nessun riferimento al sesso.

Costanzo Ioni ha organizzato un cenacolo di poeti che si sono alternati a interventi politici gestiti dai rappresentanti del PD  con vaghe promesse di trovare una soluzione all’ulteriore pasticcio. Seduti e composti c’erano gli stessi poeti e politici e, nonostante l’invito di Francesco Nicodemo, nessuno di costoro, credo, abbia acquistato un libro per garantire la sopravvivenza delle librerie.

Poco più in basso, solo dalle 19, sono comparsi i caschi gialli del Book Crossing alla sua settima edizione, diventata Book Mob con una variegata performance del pubblico e delle organizzatrici. I libri letteralmente volavano e giravano in tutte le direzioni. La manifestazione ha unito popolo e studenti, lettori di romanzi Harmony e di best-seller come Suskind, ma anche cultori della musica Rock e dei classici come le Mille e Una Notte o Il Maestro e Margherita, fino agli “specialisti” di saggi e romanzi rari.

bookcrossing

Se i temi toccavano tutte le sfumature della politica internazionale e del sociale, agli insoddisfatti è stato dato il tempo di conoscersi ulteriormente, per trovare libri di maggior pertinenza al proprio gusto. Questa è stata la scelta anche per Diego Nuzzo, che si era fatto prendere la mano e aveva portato quattro libri e un cane alla performance. Pino de Stasio non è stato da meno, leggendo al bancone avverso, ma prossimo del PD, poesie proprie e di una poetessa palestinese, riscaldando così il pubblico e narrando una storia seria.

Gianni, un quarantenne andato, cura abusivamente le bancarelle che la libreria Guida ha dovuto abbandonare, dopo il fallimento. Come tutte le grandi librerie – in pochi anni ne sono state chiuse oltre venti – Guida non pagava il permesso di occupazione del suolo nella zona di Port’Alba, come forse nessun ristorante o venditore ambulante, regolare o irregolare, da piazza Bellini a piazza Dante. Gianni però non vendeva cappelli o occhiali, ma libri, cultura, di ogni livello e grado: popolare e turistica, fumetti e classici, testi antichi, usati e contemporanei.

Mentre le grandi librerie muoiono e quelle piccole dopo lo sgombero dovranno pagare un’imbarazzante multa di cento Euro, per lui è prevista una multa di cinquemila, perché la burocrazia lo riconosce come abusivo e non può neanche chiedere il rimpatrio.

Credits
Le foto di questo articolo sono prese da internet e dalle pagine ufficiali dedicate all’evento. Se qualche autore ne riconoscesse la proprietà ci scriva per chiederci di aggiungerlo ai credits o per rimuovere l’immagine (redazione@racnamagazine.it)

A proposito dell'autore

Collaboratore
Google+

Manlio Converti, psichiatra, blogger, magato dalla cultura e dall'arte come continua innovazione e sperimentazione, come è la vita, nato nel 69, completa i suoi studi professionali col massimo dei voti nel minimo tempo necessario, laureandosi a 23 anni in medicina. Lavora stabilmente presso la Asl Napoli 2 nord, ma soprattutto perora cause civili e sociali, ancorchè in Italia siano finora perse, come i diritti gay, per egoismo, quelli delle donne e dei migranti, per altruismo, quelli dei sofferenti psichici, per dovere professionale, quelli dell'ambiente, per dovere naturale, quelli degli artisti napoletani e della relativa città conurbata, per patriottismo europeo.