Un luogo non è mai stato solo ‘quel’ luogo: quel luogo siamo un po’ anche noi. In qualche modo, senza saperlo, ce lo portavamo dentro e un giorno, per caso, ci siamo arrivati.

Parto da una citazione di Antonio Tabucchi per restituire la visione che viaggiatori, turisti, residenti e passeggeri distratti possono cogliere a Siena, in piazzale Rosselli, nei pressi della stazione ferroviaria. Perché è qui che Edoardo Tresoldi ha installato una delle sue ultime sculture, un lavoro site specific, realizzato negli atelier del Siena Art Institute.

Edoardo Tresoldi - Pueblo
Si intitola Pueblo, termine spagnolo per indicare popolo ma anche villaggio e per estensione può significare luogo, nel senso di mettere radici: è vita.
I volti realizzati dall’artista costituiscono la parte narrativa e interattiva della scultura, perché per scorgerli si è invitati a camminare tra sette pilastri equidistanti di differenti altezze che compongono un’ordinata architettura e generano, automaticamente, un inaspettato luogo nel luogo, incontri negli incontri. Del resto Edoardo Tresoldi studia da sempre gli spazi e l’ambiente e, di rimando, i legami che essi creano con le persone.

Edoardo Tresoldi - Pueblo
Lo disse anche a noi di Racna Magazine (in occasione dell’intervista realizzata l’estate scorsa, ndr), “il processo si compone di più fasi. Nella prima cerco di vivere lo spazio e di percepire tutte le dinamiche architettoniche, naturali e sociali che lo caratterizzano. Da qui sviluppo un pensiero, una storia e un personaggio (la scultura), con il quale cerco di mettere in relazione lo spettatore con l’ambiente circostante“.

La grande scultura antropomorfa di Siena accoglie così tutti coloro che arrivano in città o che da essa partono, ricordandoci, con un tentativo di sperimentazione condivisa, di dialogare con chiunque giunga in quelli che reputiamo i nostri luoghi, i nostri spazi.

pueblo siena tresoldi010
Il lavoro dell’artista si inserisce all’interno del festival di arte contemporanea itinerante ‘’Inchiostro depARTure’’ che indaga nuove formule di partecipazione e condivisione dell’arte con l’allestimento di un circuito di opere d’arte fruibili presso alcune stazioni ferroviarie italiane del gruppo Centostazioni. La realizzazione e l’installazione del lavoro di Edoardo Tresoldi sono state possibili grazie alla collaborazione di Zoe Impresa Sociale e Centostazioni spa – Gruppo FS Italiane coordinato da Fondazione Musei Senesi con il Comune di Siena – Siena Capitale Italiana della Cultura 2015, Siena Art Institute e AppTripper Travel Guide.

Edoardo Tresoldi - Pueblo