Il cortile che permette l’accesso allo Studio Trisorio è gremito di diversi gruppi di persone che chiacchierano bevendo vino, qualcuno sembra stia mangiando pure. Io e Mafalda, dopo il traffico e prima di vedere l’installazione, decidiamo di fumarci una sigaretta e di stare a guardare. Non so come, ma riconosco Francesco De Gregori in uno spilungone con un bel cappello, non lo immaginavo così alto. De Gregori piaceva a mio zio e forse mi era capitato di ascoltare qualche canzone assieme a lui, ho un ricordo vago sfumato dal tempo. Ricordo sicuramente meglio le disquisizioni sull’amore, durante il periodo universitario, ispirate dalla canzone Sempre e per sempre. Perdo di vista il cantautore, calpesto il mozzicone per spegnerlo e con la mia amica entro dentro.

Soundings

Ci ritroviamo in un ambiente buio, si tratta di due stanze comunicanti. Nella prima si sente Cardiologia, un pezzo di De Gregori, mentre dei proiettori scandiscono il tempo con delle immagini a frequenza costante. Con lo scatto cambiano le immagini proiettate sui muri: si tratta di numeri e simboli, nomi di luoghi, forse di spiagge. Io e Maffy ci avviciniamo alla seconda stanza e non so perché ci fermiamo sulla soglia. Sulla parete frontale è proiettato, in loop, il video di una imbarcazione avviluppata fra le onde. Improvvisamente una voce ci invita ad entrare: si tratta di Lucia Romualdi (pur non conoscendola capisco che si tratta di lei), l’artista autrice, assieme a De Gregori, dell’istallazione. Lei, come una misteriosa fata in nero, ci accompagna oltre la soglia e qui ci fa notare che è possibile udire solo la musica del pianoforte, non più la voce del cantautore. Intenti a cogliere l’effetto non ci accorgiamo che Lucia si dilegua nel nulla.

Soundings

Dalla prima stanza si sente, come da lontano, la voce e il pianoforte di De Gregori, nella seconda invece solo un pianoforte che sembra seguire la melodia proveniente dall’altra stanza, come le infinite curve che si creano sulla superficie dell’acqua, come le ipnotiche maree.

Soundings

Torno nella prima stanza e riosservo i numeri, tutto inizia ad avere un senso: sono coordinate, nodi marini. Sono vie, incroci. Comincio ad osservare uno dei cerchi proiettati sul muro, di galileiana memoria. Quel cerchio che osservo si trasforma in un oblò attraverso il quale vedo le trame nere degli abissi marini o degli spazi siderali, le curve dei pianeti: le misure dei numeri proiettati si annullano nell’oscurità del cerchio. Quell’oblò diventa la finestra che mi permette di sbirciare negli infiniti spazi d’amore e di ostinazione che ho dentro.

Ad un certo punto l’ipnosi/incantesimo sembra svanire e cerco Mafalda come se fosse lontanissima da me, ma invece è qui, a vagare nei paragi di una stanza che poco prima sembrava infinita. Sorridiamo e cominciamo a giocare con la macchina fotografica, cercando di afferrare le sensazioni provate poco prima.

Soundings

Esco contento da quell’ambiente e cerco di incontrare gli occhi di Lucia, per poterla ringraziare, ma fuori imperversa ancora la mareggiata.

info mostra

Soundings – Lucia Romualdi e Francesco De Gregori

dal 29/05 al 30/07 2014

Studio Trisorio – via Riviera di Chiaia 215, Napoli

www.studiotrisorio.com


Ascolta la canzone di Francesco De Gregori, Cardiologia