La street art che si allontana dalle città, pronta a tornare alle origini, quelle provinciali, dove l’iniziativa di un singolo si trasforma in uno spazio artistico per tutti. È quello che avviene nel beneventano con il festival In Wall We Trust, che, giunto ormai alla quarta edizione, è pronto ad animare il centro di Airola nel mese di settembre.

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Per l’occasione ho avuto modo di rivolgere qualche domanda all’organizzatore ovvero lo street artist Domenico Naf-mk, per chiedergli del festival, dell’organizzazione e degli artisti che anche quest’anno vi parteciperanno.

 

”In Wall We Trust è un festival che parte dal basso, nato da una mia idea e dall’associazione Textures di Airola. È fuori dal giro dei festival tanto in voga nell’ultimo periodo, perché non ci sono soldi né grandi nomi, ma tutto è improntato sulla passione e sull’amicizia. Gli artisti infatti non vengono pagati, perché la nostra è una open call che nasce sui social network e attira artisti provenienti da ogni parte del mondo, che spediscono poster e sticker a loro spese.”

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Già, perché il punto forte di In Wall We Trust è l’aspetto internazionalizzato dell’evento, capace di coinvolgere giovani artisti dal Brasile, Belgio, Francia, Olanda, Regno Unito, Irlanda, Messico, Stati Uniti e Giappone. Tutti distanti, eppure vicini, per una manifestazione nata dallo scopo di far conoscere l’arte di strada a un pubblico lontano dalla metropoli o dai grandi centri cittadini.

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Se è vero che l’arte, e dunque la street art, è un linguaggio universale, allora In Wall We Trust ne è la prova. Anche perché questa volta sono stati valicati confini nuovi di solidarietà e di unione.

 

”Sui muri non esistono barriere, per questo l’associazione Textures ha deciso di presentare le opere anche nelle scuole, affinché i ragazzi vengano educati all’arte di strada. Inoltre quest’anno il progetto è riuscito a entrare all’interno delle mura dell’Istituto Penale Minorile di Airola, grazie a un protocollo di intesa con il Ministero di Giustizia, con la creazione di un vero e proprio corso durato cinque mesi, durante il quale i ragazzi detenuti hanno prodotto opere su un grande pannello (che sarà ufficialmente esposto il 27 settembre nel chiostro comunale di Airola). Una esperienza bellissima e formativa per me e Nicola (Luxury of Dirt), che abbiamo seguito questi ragazzi con attenzione e li abbiamo visti appassionarsi alle tecniche della street art, dal writing allo stencil.”

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Cosa dobbiamo aspettarci dal programma di quest’anno?

”Quest’anno il programma ufficiale prevede uno sdoppiamento per ben due week-end. Il primo, quello del 20 e 21 settembre, con la partecipazione di artisti come Zolta, Korvo e Nunzio, pronti a disegnare su una parete lunga circa quaranta metri in compagnia di un dj-set ad hoc. Il secondo giorno l’evento continua con il sottoscritto e l’artista napoletana Zoe, per dipingere tutte le porte del centro storico di Pannarano (BN).
Seconda trance il 26 e il 27 settembre ad Airola con Elkemi, Noire, Pig, Er7, Carlitops, Urka, Ironmould. In serata previsto il live painting di Roberta Garzillo, Red, Biodpi, Cancelletto, Alt97, Venom, Giovanni Colaneri e, special guest, Zeezee22, direttamente dall’Inghilterra. In più vi sarà l’esposizione di tutti gli sticker e pannelli dell’IMP Project e live set con Thoro, Odeeno, Scissor e Brian.”

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Quando ho chiesto a Domenico di aggiungere qualcosa, qualsiasi cosa, mi ha pregato di inserire un ringraziamento rivolto ai ragazzi della Street Art South Italy, un gesto semplice che racchiude in sé l’essenza della street art, dell’arte comune e della condivisione. Qualcosa che sempre mi farà credere che oggigiorno la street art è ancora quanto di più sincero possa manifestarsi nel mondo dell’arte.