C’è un famoso scatto che ritrae uno dei primi lavori realizzati da Ernest Pignon-Ernest in Italia, dove si vede un uomo penzolante e a testa in giù: è il ritratto di Pier Paolo Pasolini che l’artista francese realizzò nel 1980 a Certaldo, luogo in cui nacque e morì Boccaccio, fonte di ispirazione del noto Decameron di Pasolini.

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Poi ci sono altri scatti, come quello di un lavoro eseguito a Napoli ispirato all’iconografia di Davide con la testa di Golia, alla quale era stata aggiunta una seconda testa, in una riattualizzazione commista alla città partenopea: la prima ritraeva Caravaggio anziché Golia e la seconda Pasolini. Pasolini continuamente, tra l’amore e l’ossessione, la poesia e la ferocia.

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Ho sempre parlato al passato delle opere di Ernest Pignon-Ernest, perché le ho conosciute soltanto attraverso documentazioni fotografiche, soprattutto con gli scatti di Alain Volut. In questi giorni, invece, c’è stata una condivisione quasi virale delle pietà laiche ispirate a Pier Paolo Pasolini, realizzate dall’artista francese e incollate in diverse città italiane, da Roma a Matera (e chissà ancora dove).

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Mi pare perciò ancor più strano poter scrivere adesso, utilizzando il presente, che Ernest Pignon-Ernest è in Campania e ha fatto tappa a Napoli, precisamente alle Vele di Scampia. Così Pasolini trova posto in un luogo tormentato e sembra quasi un gioco sottile e efferato: nessuna pietà c’è stata per Pier Paolo Pasolini, nessuna pietà c’è stata (ci sarà mai?) per Le Vele.

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In verità Ernest Pignon-Ernest era tornato a Napoli circa un anno fa in occasione del venticinquesimo anniversario dal suo primo intervento nel centro antico per un evento tenutosi lo scorso mese di marzo presso l’Institut Français. Durante l’incontro fu anche proiettato il noto documentario ideato e realizzato dal Collettivo Sikozel ‘’La Pasqua secondo Ernest Pignon-Ernest’’.
E anche in questo tour italiano l’artista non è solo ma, escludendo qualsiasi coincidenza, in compagnia di Armando Cipputi e di tutto l’entourage del Collettivo Sikozel: questo significa che avremo presto l’opportunità di vedere un nuovo documentario di cui proprio in Italia si stanno girando le prime scene.

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Una seconda Pietà Pasolini e stata “installata” nel centro storico di Napoli, a Santa Chiara, il 25 giugno 2015.
Qui una piccola fotogallery dell’opera.

 

Credits: le foto del nuovo lavoro di Ernest Pignon-Ernest sono del collettivo Collettivo Sikozel