Da un anno esiste un luogo, nel cuore di Napoli, dove i rifugiati, generalmente africani, possono avvicinarsi all’artigianato, coltivando una possibilità di lavoro onesto, di emancipazione, di comunicazione attraverso l’arte.
Siamo presso la chiesa di Santa Maria del Rifugio, nel quartiere di San Lorenzo, all’inaugurazione del progetto Culture in Volo, che lascerà una traccia perenne a Napoli del passaggio, spesso temporaneo e sempre drammatico, di questi giovani migranti.
Questa realtà è stata avviata da Marco Cecere, giovane architetto della Napoli metropolitana, che ha avuto accesso a un piccolo locale, dentro la suggestiva chiesa e al suo altare, illuminato dall’unico lucernaio sulla cupola e già addobbato da una bandiera Masai dai padri missionari che la curano.
La ressa per l’evento è generata dal confluire di due culture fortissime, ma anche di personaggi pubblici, come Riccardo Dalisi, Maurizio Di Giovanni e Benedetta de Falco, che hanno seguito la cerimonia complicatissima, tra spumante, cioccolatini Gay Odin, tagli di nastri inaugurali, dibattiti ed emozioni, sottraendosi solo alle danze tribali, che hanno invaso la navata settecentesca con tamburi e canti propiziatori.
All’esterno della chiesa, il buio del vicolo, l’angolo con via dei Tribunali, l’insegna storica di una Farmacia, saranno d’ora in poi illuminati da queste lastre forate in modo elegante da disegni etnici, appartenenti agli archetipi africani e a quelli partenopei. I grandi seni di una sirena, la giraffa e gli spiriti del vento e del mare si mescolano perfettamente, come tutte le opere metalliche che lentamente stanno adornando e onorando le nostre cupe vite notturne.

Guarda il video dedicato al progetto da Magazine Culture.

Le prime edicole votive furono un tempo create da un Cardinale per illuminare gli incroci, dove i nobili rischiavano troppo spesso di essere derubati; queste moderne edicole contemporanee speriamo illuminino il percorso di integrazione tra le varie etnie ancora all’inizio nella nostra accogliente e complessa metropoli.

 

http://www.forumculture.org/event.cfm?id=1009

http://www.magazineculture.org/culture-in-volo-dalisi/

A proposito dell'autore

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Manlio Converti, psichiatra, blogger, magato dalla cultura e dall'arte come continua innovazione e sperimentazione, come è la vita, nato nel 69, completa i suoi studi professionali col massimo dei voti nel minimo tempo necessario, laureandosi a 23 anni in medicina. Lavora stabilmente presso la Asl Napoli 2 nord, ma soprattutto perora cause civili e sociali, ancorchè in Italia siano finora perse, come i diritti gay, per egoismo, quelli delle donne e dei migranti, per altruismo, quelli dei sofferenti psichici, per dovere professionale, quelli dell'ambiente, per dovere naturale, quelli degli artisti napoletani e della relativa città conurbata, per patriottismo europeo.