Nel cuore della Roma dei Papi, a pochi passi dal lento fluire del Tevere, nello spazio espositivo Tricromie Art Gallery di via della Barchetta, dimoreranno fino al 9 novembre le scintille del sacro fuoco della creatività di Oreste Zevola, grazie a una mostra, curata da Maria Savarese e recensita da Goffredo Fofi.

 

Il raffinato artista, illustratore e designer napoletano, ispirato da una lettura trecentesca di Giordano da Pisa (1260 – 1311), ha sperimentato quella REFULGENZIA di cui parla il poeta mago, ossia la luminescenza emanata da un essere soprannaturale che, nella trasposizione di Zevola, è lo stato di grazia che l’artista infonde alle opere, un’aura che “non appartiene solo al fortunato autore del sortilegio, ma si estende a chi da quel momento e per tutto il tempo che la Storia ne permetterà la trasmissione, lo guarderà in modo analogo”.

1800203_551824214952743_8142118864701346077_n

 

È una continua equazione tra celato e svelato, tra mistero e magia, “una sensazione speculare e necessaria che completa il processo potenziandolo e definendone i contorni”. Una refulgenzia che ha poi dato il titolo e carattere alla mostra, trasmettendo a quanti l’hanno visitata e la visiteranno visioni di pregiato talento. L’opening del 12 ottobre ha regalato all’artista l’abbraccio del fedelissimo pubblico di amici, appassionati ed estimatori che hanno gremito la sala per l’intera mattinata. Spazia dalla tela alla carta, Oreste, dal bidimensionale al tridimensionale, dal gioiello al libro d’artista, dalla ceramica all’argento, dal bianco al nero e poi al colore, dal tema del viaggio al cinema, dall’Africa all’Europa… una vibrante mostra antologica “da cui si dipartono messaggi ora solari e ora notturni” che conducono comunque a una “sorta di serenità estatica nella comprensione dei misteri che sono il nucleo della nostra esistenza”.

1522243_551824168286081_7199291470890623345_n

Una mostra che raccoglie la variegata produzione degli ultimi anni , dalle serigrafie dell’installazione Flussi, presentata a Castel Nuovo nel 2006, alle tempere della serie Anomalien del 2007, dai disegni utilizzati nel film Il resto di niente del 2009, tratto dal romanzo di Enzo Striano sulla figura di Eleonora Pimentel Fonseca durante la Rivoluzione Napoletana del 1799 per la regia di Antonietta De Lillo, alla candida collezione di ceramiche Saturn’s Banquet del 2009… Ne parla come delle creature dotate di vita propria, Oreste, delle sue opere, come le illustrazioni del libro per l’infanzia realizzato con Maurizio Marotta o della campagna vaccinale contro l’Aids in cui ha sovrapposto il suo tratto a quello dei bambini della Repubblica Centro Africana, e racconta della serie di gioielli femminili forgiati secondo canoni arcaici, e della recente collezione Eden con le grandi figure che emergono dal robusto cartoncino nero grazie al preciso e puntiglioso lavoro di bisturi e lame, fino al Libro d’artista, pezzo unico di nove pagine in cui sono racchiusi i falsi angeli, i prodigi e “le fiammelle che si accendono per un attimo prima di scomparire nel nulla”.

1522243_551822521619579_6857215171225784752_n

Tante e brillanti sono , invece, le scintille d’arte lasciate in giro per il mondo… La comunicazione di importanti eventi culturali in Italia e all’estero portano la sua firma, negli Stati Uniti suoi disegni sono stati pubblicati dal New Yorker, dal Washington Post e da numerose riviste delle Edizioni Times, Forbes e Bloomberg, mentre la prestigiosa Society of Illustrators di New York ha inserito i suoi lavori nell’ ambita pubblicazione annuale. E uno sguardo fiducioso, Oreste Zevola, lo riserva soprattutto alle future generazioni, “una giovane progenie che si sta facendo avanti, più sicura… infallibile!”.

Guarda la fotogallery dell’inaugurazione della mostra

 

Articolo di Angela Mallardo, foto di Angelo Marra

A proposito dell'autore

Fotoreporter

Una vita dedicata alla fotografia, alla pittura e all'architettura, segnata da esperienze e incontri irripetibili. Julian Beck, Quintino Scolavino, Gianni Pisani, Lucio Amelio, Joseph Beuys, Keith Haring, Arnaldo Pomodoro, Gillo Dorfles, Enrico Bay, Nicola Pagliara, Mimmo Jodice, questa la lunga galleria di personaggi che arricchiscono la sua biografia. Studi in scenografia all'Accademia di Belle Arti di Napoli, numerose esposizioni e lavori in giro per l'Italia. Nell'ultimo decennio insieme alla pittura e alle installazioni, Marra esprime il suo talento creativo attraverso la fotografia, innescando un percorso professionale che abbraccia performance artistiche ad esperienze editoriali, collaborazioni con Istituzioni ed Enti pubblici e privati, associazioni culturali e mondo dell'imprenditoria.