Ognuno di noi ha una lista di “cose da fare assolutamente almeno una volta nella vita”. Nella mia lista, più o meno fra “imparare il francese” e “cambiare colore di capelli”, c’è anche la voce “andare a un’edizione della Mostra del Cinema di Venezia”. Fino ad ora non ci sono ancora riuscita, a volte a causa di impegni improrogabili, il più delle volte solo perché, arrivata l’estate, il bisogno di andare al mare diventa impellente. Tuttavia non dispero, prima o poi riuscirò nell’intento. Intanto da un po’ di anni a questa parte passa per Napoli una brezza cinematografica che profuma di Laguna, portata dalla rassegna “Venezia a Napoli”.
Da tre anni la mia voglia di cinema d’autore internazionale è stata appagata da questa occasione che, fin dalla prima edizione, non mi sono mai lasciata scappare e due o tre film, almeno, sono sempre andata a vederli. Siamo alla quarta edizione, per me particolarmente fortunata: seguirò per RACNA l’intera rassegna.
Non riuscirò probabilmente a vedere e raccontarvi ogni film che sarà proiettato (saranno 28 in sette giorni e qualche volta dovrò pur tornare a casa a cambiarmi) ma cercherò di trasmettere “l’aria che tira”: le impressioni della gente, le piccole curiosità, gli aneddoti raccontati dai registi che saranno in sala o da Spazio Nea per incontrare il pubblico dopo le proiezioni. Insomma, cercherò di dirvi tutto ciò che non potete leggere fra le righe delle recensioni che escono sui giornali.
In questa settimana di cronaca, insieme al mio racconto, troverete le foto dei nostri collaboratori (fra cui quelle di Giuseppe Salviati di Workshot, sponsor di Venezia a Napoli ma anche partner di RACNA), illustrazioni e piccole “divagazioni cinematografiche” ad opera di alcuni graditi ospiti (non voglio anticiparvi troppo però!).
Seguiteci dunque e, soprattutto, venite con noi al cinema: sarà un’occasione per parlare di grande cinema e dividere una scatola di pop corn.

A proposito dell'autore

Project Manager

Alla formazione scientifica (studi in Medicina Veterinaria, prima in Inghilterra e poi in Italia) unisce l'insana passione per l'arte e la letteratura. Dal 2012 collabora con la casa editrice Marchese editore, occupandosi di pubbliche relazioni, promozione e creazione di eventi culturali. Nel 2013 fonda con alcuni collaboratori il blog "About M.E.", legato all'attività della casa editrice ma fin dall'inizio aperto a tutto ciò che è cultura, con particolare attenzione a ciò che succede sul territorio campano. Ama i cappelli, Dostoevskij, e il té delle cinque.