Dal 28 al 31 gennaio presso l’Autostazione di Bologna si è tenuta la quarta edizione di SetUp Contemporary art fair, il format immaginato da Alice Zannoni e Simona Gavioli, che ha proposto per quest’anno agli espositori di affrontare il tema dell’orientamento.
Anche noi di Racna Magazine ci siamo stati e in attesa dei numeri, in particolare di quelli riguardanti il pubblico e le vendite, quelli cioè che fondamentalmente sanciscono o meno il successo di una fiera, condividiamo la nostra esperienza con un racconto in cinque hashtag.

#location
Prima di soffermarci tra artisti, curatori, stand e premi, vale la pena archiviare celermente gli aspetti negativi di questa quarta edizione di “SetUp”.
Speriamo sinceramente, infatti, che sia l’ultima volta che vediamo SetUp Contemporary Art Fair allestita presso l’Autostazione di Bologna. Evidentemente, quest’ultima, è una sede ormai inadeguata: spazi angusti per stand troppo piccoli, spesso incastrati uno dentro l’altro, pannellature poco funzionali, un sistema di illuminazione non all’altezza del compito, scarse capacità di movimento per un pubblico spesso ammassato tra gli stretti corridoi, rallentando la visita agli stand e, soprattutto, un caldo caraibico che fa venire più voglia di un mojito che attendere alla visione di un’opera d’arte.

 Simona Gavioli e Alice Zannoni ph.Angelo Marra

Simona Gavioli e Alice Zannoni ph.Angelo Marra

 

#ourbestof
Nonostante il tema proposto è difficile orientarsi tra le gallerie e le opere, non sempre interessanti, presenti quest’anno a “SetUp”. Tra le gallerie e i progetti che hanno maggiormente attirato la nostra attenzione:
– la senese ZAK PROJECT SPACE, galleria in tour diretta da Gaia Pasi, si conferma anche quest’anno tra le realtà più interessanti, con un’ottima selezione di artisti tra cui si ricordano Andrea Barzaghi, Alessandro Cardinale, Giulio Zanet e Simona Paladino;
– la Art and Ars Gallery, spazio di Galatina diretto da Gigi Rigliaco, con opere di Fabrizio Fontana e Dario Agrimi, quest’ultimo candidato al “Premio SetUp Under 35” con il progetto Spasmi a cura di Carmelo Cipriani;
– la romana White Noise Gallery con Declinazione magnetica, progetto a cura di Eleonora Aloise e Carlo Maria Lolli Ghetti, con opere di Bruno Cerasi, Luca di Luzio e Stefano Gentile;
– la galleria D406 fedeli alla linea di Modena, particolarmente attenta alle possibilità del disegno. Tra gli artisti in fiera Fausto Gilberti, Denis Riva e Michelangelo Setola;
– la svizzera A-Space che presenta il progetto della curatrice artista Marina Lutz, nonché il lavoro tra gli altri di Kaspar Bucher e Tyrone Richards.

 

#presenzecampane
Rappresentano la vitalità culturale del territorio campano, tre spazi espositivi con tre diverse prospettive di ricerca. Particolarmente attenta alle declinazioni della fotografia contemporanea la napoletana Primo Piano diretta da Antonio Maiorino, con il progetto MHΔEN AҐAN [MĒDEN AGĀN]. Nulla di troppo: assenze e i loro spazi di esercitazione, a cura di Elvira Buonocore.
In esposizione i lavori di Chiara Celeste, candidata al “Premio SetUp under 35”, Aristide Gagliardi, Luigi Grassi, Cristina Milito Pagliara, Giovanni Scotti, Ciro Vitale e Massimo Pastore, sette artisti – segnala la curatrice – capaci di ricondurre la visione “a un momento esiziale, al di sopra delle cronologie, in una dimensione altra che sembra sopraggiunta alla fine della storia e riconoscibile alla maniera vaga dei ricordi”.
Con un profilo più legato alla pittura si presenta la beneventana Casa Turese di Tommaso De Maria, con opere di artisti appartenenti a diverse generazioni, da Michele Attianese, Sabrina Casadei, Mary Cinque, Annalisa Fulvi, Angelo Maisto e Carlo Alberto Rastelli, i cui lavori, tendenzialmente figurativi, offrono uno spaccato delle odierne possibilità della pittura italiana, ai più maturi Gian Marco Montesano, Stefano Di Stasio, Pino Deodato, Klaus Karl Merhrkens e Angelo Casciello.
Chiude il trio, Opificio Arti Performative di Frattamaggiore (Na) con Dis-orientarsi, progetto a cura di Marcello Francolini. In mostra opere di Pina della Rossa, Nicca Iovinella, Salvatore Lendi, Angelo Marra, Antonella Pagnotta, Enzo Palumbo e Valentina Silvestre, per i quali perdersi nel disorientante panorama contemporaneo non comporta un rischio quanto una possibilità.

Premio SetUp miglior artista under 35 - Valentiona D'Accardi - Galleria ABC - ph.Massimiliano Capo

Premio SetUp miglior artista under 35 – Valentiona D’Accardi – Galleria ABC – ph.Massimiliano Capo

 

#BonelliLab
Una nota a parte merita la strategia con cui la BonelliArte affronta lo spazio offerto da “SetUp”. Con “BonelliLab”, infatti, Giovanni Bonelli, che quest’anno ha proposto due solo show dedicati a Marta Sesana e a Vincenzo Frattini, interpreta la fiera alternativa di Bologna come luogo dove confrontare le proprie intuizioni con un pubblico variegato, con collezionisti giovani oppure alla ricerca di un affare; una possibilità, ancora, per poter misurare la tenuta del lavoro di un artista, prima di inserirlo, eventualmente, tra gli artisti della galleria madre, e trovare nuove possibilità di investimento. Una prospettiva, questa, che se seguita da altri lungimiranti galleristi e collezionisti potrebbe fare la vera fortuna di “SetUp Contemporary Art Fair”.

#ipremi
Come tutte le fiere che si rispettino anche “SetUp” aggiudica i suoi premi.
A Valentina D’Accardi, autrice della commovente opera installazione “Fiume”, messa in mostra dalla galleria ABC Arte di Bologna a cura di Maria Letizia Tega, vanno i 1000 euro del “Premio SetUp per il miglior artista under 35”; mentre a Stefano Volpato vanno i 500 euro per il miglior curatore under 35.
Alla galleria Print About Me di Torino va il “Premio Luis.it” assegnato dall’omonima agenzia per il migliore espositore, mentre Eleonora Aloise e Carlo Maria Lolli Ghetti della White Noise Gallery si aggiudicano il Premio Residenza Sponge ArteContemporanea, guadagnando la partecipazione a Perfect Number VII. 9 giorni per 9 curatori, nel contesto della residenza estiva presso Casa Sponge a Pergola.
Werther Banfi per il suo lavoro con la Burning Giraffe Art Gallery vince il Premio >>43 gradi in Sardegna – zona 9, quindi una residenza di dieci giorni presso lo Studio Casa Falconieri di Cagliari.
Il Premio Dispensa premia con la pubblicazione, all’interno del numero di marzo dell’omonima rivista, l’opera “SCR050414” realizzata da Vincenzo Merola, della galleria “BI-BOx Art Space”.
Il Premio Fusion Art Gallery, novità assoluta di quest’anno, promuove Alfio Giurato della FEDERICO RUI ARTE CONTEMPORANEA.
Si aggiudica infine, il Premio EmilBanca 2016, con l’opera Black 33, l’artista Conrad Roset della Loppis Galleria.

 Premio Residenza Sponge ArteContemporanea - Eleonora Aloise e Carlo Maria Lolli Ghetti - progetto Declinazione Magnetica - White Noise Gallery - ph. Massimiliano Capo

Premio Residenza Sponge ArteContemporanea – Eleonora Aloise e Carlo Maria Lolli Ghetti – progetto Declinazione Magnetica – White Noise Gallery – ph. Massimiliano Capo

 

Linkografia per approfondire

http://www.setupcontemporaryart.com/
http://www.racnamagazine.it/al-via-la-quarta-edizione-di-setup-contemporary-art-fair-bologna/ http://www.racnamagazine.it/orientiamoci-a-bologna-tutto-pronto-per-la-iv-edizione-di-setup-contemporary-art-fair/
http://www.racnamagazine.it/setup-art-fair-yoruba-anche-larte-emergente-vuole-la-sua-parte/
http://www.racnamagazine.it/setup-art-fair-ultime-impressioni-seguendo-mary-cinque-3719/
http://www.racnamagazine.it/intervista-ad-alice-zannoni-a-bologna-setup-offre-un-giovane-weekend-dellarte/