Due mostre di scultura/installazione a Sorrento Rive dei mari di Arnoldo Pomodoro e Trasbordi – Egidio Iovanna. La prima è resa possibile dallo sforzo della Fondazione Sorrento, ed è curata da Flaminio Gualdoni e Gino Fienga. La mostra comprende l’esposizione di sette opere monumentali già installate nelle piazze più belle di Sorrento e la rassegna di Villa Fiorentino dove si presentano una settantina di opere tra grandi sculture in bronzo e fiberglass, calcografie, libri d’arte. I visitatori si troveranno di fronte a opere che rappresentano passaggi fondamentali della vita artistica di Arnoldo Pomodoro: La colonna del viaggiatore (1960), La sfera (1963), La lancia di luce (1985) e tante altre.

Sorrento, dolce meta turistica, immersa nella natura, in parte selvaggia, in parte addomesticata da agrumeti e colturae neapolitanae di una varietà incredibile – oggi perfino umiliata da parole come biodiversità – nei quali sopravvivono miti, come i limoni e i cedri, toponimi e vedute mozzafiato sul golfo altrettanto abusato da ediles, non cives, e colate di cemento, più desertificanti della lava, anche a livello sociale.

Città dell’amore, amori difficili, come quelli di Caruso per Ada Giacchetti, fuggita con l’autista, ma anche quelli contemporanei, dai lidi bisessuali e un tempo trasgressivi della Regina Giovanna, a quelli per famiglie, che si arrampicano su scogliere e tavolate per strappare solarium alle verticali pareti naturali.
Città dell’arte, scelta per un’antologica di Arnaldo Pomodoro, Rive di Mare, con sette capolavori installati fino a novembre nelle piazze più belle e negli angoli più segreti, per stupire e rendere ancora più piacevole le romantiche passeggiate a Sorrento.
Le verticali astrazioni, quanto le sfere, intersecano la luce, grazie a centinaia di angoli di un’apparente regolarità, che da artificiale diviene naturale, giocando continuamente alla variazione, all’alternanza di pieni e vuoti, ritmi e dissonanze, quasi musicali, superfici levigate e superfici istoriate, viscere del monumento esposte allo sguardo mai indifferente dei passanti.

 Egidio Iovanna

Eppure Sorrento stupisce ancora, nel cortile del chiostro di San Francesco, con il giovane Egidio Iovanna, le cui opere circolano come semi di colture aliene intorno al baricentro medievale, dove altissimi guardiani astratti colpiscono per il loro ruolo ieratico perfettamente equilibrato con il monumento da antico che devono difendere.
Questa lotta del bene contro i mali del mondo, che entrano con ogni turista che invade inconsapevole questi spazi, soggiace all’obbligo dell’identificazione del sé verso un’opera sempre astratta, ma profondamente umana e spirituale, capace di elevare chiunque verso elevati pensieri, quei trasbordi che danno il nome all’esposizione.

Info mostre

Rive dei Mari – Arnoldo Pomodoro
a cura della Fondazione Sorrento
dal 25 aprile al 22 novembre 2015
dalle ore 10 alle 22
Villa Fiorentino, Corso Italia – Sorrento
ingresso gratuito.


 

Trasbordi – Egidio Iovanna,
curata dagli architetti Bruna Di Palma e Felice De Silva
fino al 23 giugno al chiostro di San Francesco.
Protagonista della mostra è il ciclo di opere, in parte inedite, sviluppate sul tema dei Germogli.

A proposito dell'autore

Collaboratore
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Manlio Converti, psichiatra, blogger, magato dalla cultura e dall'arte come continua innovazione e sperimentazione, come è la vita, nato nel 69, completa i suoi studi professionali col massimo dei voti nel minimo tempo necessario, laureandosi a 23 anni in medicina. Lavora stabilmente presso la Asl Napoli 2 nord, ma soprattutto perora cause civili e sociali, ancorchè in Italia siano finora perse, come i diritti gay, per egoismo, quelli delle donne e dei migranti, per altruismo, quelli dei sofferenti psichici, per dovere professionale, quelli dell'ambiente, per dovere naturale, quelli degli artisti napoletani e della relativa città conurbata, per patriottismo europeo.