Si è inaugurata lunedì 1 dicembre la mostra fotografica Malesia. Out of border di Luca di Martino presso il PAN – Palazzo delle Arti di Napoli, organizzata dal Forum delle culture di Napoli e Campania a cura di Federica Cerami. La mostra, in esposizione fino al 31 dicembre 2014, è composta da 25 immagini di grande formato che illustrano la Malesia, vista con gli occhi del reporter che sa immedesimarsi in chi abita queste terre affascinanti, ma difficili, e con semplicità e fatica costruisce ogni giorno percorsi di aggregazione tra i popoli.

Guarda la fotogallery di Angelo Marra

Di Martino continua le sue perlustrazioni fotografiche percorrendo terre lontane alla ricerca di piccole storie cariche di umanità e, dopo averci mostrato due anni il Nepal, ci presenta un nuovo lavoro che racconta le storie di quattro diverse popolazioni malesi: BONOGGI, UBIAN, PALA’U e DUSUN, più una sezione dedicata ai capi villaggio di queste popolazioni. Come ci dice Luca Di Martino : “I Bonoggi sono una delle tribù più antiche del Borneo, vivono nell’entroterra, nelle foreste e vestono solo con un perizoma per coprire le parti intime e portano sempre una lunga cerbottana che viene usata come lancia o come semplice bastone. Questa popolazione vive nelle palafitte che diventano le loro case. Mentre gli Ubian sono un popolo che vive di pesca e sono i discendenti diretti del Dayak, la tribù è conosciuta come quella dei tagliatori di teste. Dal Dayak discendono quasi tutte le tribù malesi che nel tempo hanno lasciato gli usi e costumi e la religione animista per creare nuove tribù con riti, credenze e religioni proprie. Nel mio inoltrarmi in queste foreste della Malesia – restando sempre in contatto con l’ambasciata italiana e seguito dalla polizia malesiana – ho incontrato la tribù dei Boss, i cui villaggi sono composti da venti abitanti ognuno con un proprio capo. Il suo compito è quello di gestire la comunità, di tenerla unita e di sentenziare in caso di rare controverse. Un’altra tribù che ha suscitato il mio interesse è stata quella dei Dusun anch’essi discendenti diretti del Dayak. Sono stati gli ultimi ad abbandonare l’usanza di tagliare le teste. Infatti oggi, quando un abitante di un altro villaggio reca un’offesa o un danno a qualcuno, il danno è riparato con il dono di un bufalo cui viene tagliata la testa.
L’ultima tribù, quella dei Pala’u, è una popolazione incontrata per caso. Essi sono circa diecimila e vagano tra Indonesia, Malesia e Filippine. Vengono chiamati gli zingari del mare, perché nascono e muoiono su un barcone e sono lontano dagli occhi della civiltà”. Questa evidente carica di umanità, espressa nelle immagini di Luca Di Martino, diventa un filo doppio che lega il fotografo ai suoi soggetti, facendolo diventare lo specchio degli altri e sostenendo, in tal senso, il pensiero di Capa che vedeva nella fotografia l’autoritratto del suo fotografo.

info mostra

Pan – Palazzo delle Arti di Napoli
Luca Di Martino “Malesia. Out of border”
dal 1 al 31 dicembre 2014
Orari dal Lunedì al Sabato dalle 10.00 alle 19.30
Domenica dalle 9.30 alle 14.00
Martedì Chiuso
Telefono per informazioni: +39 081 7958604- +39 081 7958604
E-Mail info: pan@comune.napoli.it
Sito ufficiale: http://www.palazzoartinapoli.net

bio artista

Luca Di Martino è un fotografo che nasce a Napoli nel 1986. Studia Produzione e Post-produzione per il cinema e il video a Torino presso il Virtual Reality & Multimedia Park. Tornato a Napoli lavora come assistente alla regia per alcuni set cinematografici e televisivi. Produce cortometraggi video musicali e piccoli spot per il web. Si avvicina alla fotografia per caso ma poco alla volta, quest’ultima prende il sopravvento sulla regia diventando la sua principale attività nella quale predilige lavorare su ritratti e reportage. “Nepal-Dalla parte degli altri” contiene le foto dell’omonimo libro edito da Arte’m nonché le foto della mostra “Sguardi silenziosi” tenutasi a Palazzo Cellamare nel Maggio 2013 curata da Federica Cerami, poi trasferita nel Marzo 2014 a Milano presso la struttura espositiva di “Al fresco”.

Da Dicembre 2013 inizia un nuovo lavoro alla scoperta di Napoli e dei suoi abitanti . Entra in contatto con il popolo, quello dei “bassi” entrando nelle loro vite, raccontando le loro storie. “Raggi di Quartieri” è la raccolta fotografica di un’avventura nei vicoli dei Quartieri Spagnoli, Forcella e Piazza Dante che profuma di caffe fatto in casa, di ospitalità e talvolta di solitudine.
Da gennaio 2014 intraprende una collaborazione con Lorenzo Cabib, amico e fotografo, dando vita al progetto “Ellequadro” www.ellequadroph.com con cui oltre ai lavori su commissione di Moda, Still Life e Architettura, conclude il progetto “Selfie d’autore” (foto esposte presso “Mangiafoglia” ristorante vegano). Attualmente sono impegnati con il loro prossimo progetto “Senza fissa dimora” dal quale sono già stati pubblicati alcuni scatti nell’omonimo libro prodotto dalla fondazione “Massimo Leone”.
Malesia – Out of border” è la seconda personale di Luca Di Martino esposta dal primo Dicembre 2014 al Pan (Palazzo delle arti di Napoli). La mostra curata da Federica Cerami è stata anche pubblicata in un omonimo libro edito da Arte’m che contiene le 25 foto della mostra più una raccolta di foto che non facevano parte della mostra.

Per approfondire visita il sito web dell’artista

http://www.lucadimartino.com/

A proposito dell'autore

Una vita dedicata alla scrittura, alla filosofia, alla saggistica e alla critica d’arte, segnata da esperienze e incontri irripetibili Aldo Masullo, Ugo Piscopo, Maria Antonietta Picone, Raffaele Causa, Aurora Spinosa , Nicola Spinosa, Roberto Murolo, Flavio Caroli, Antonio Caprarica, Mimmo Liguoro, Ermanno Corsi, Mario Franco, Augusto Minzolini,Walter Ferrara, Mimmo Jodice, Gerardo Marotta. Ha curato numerose mostre in Italia e intervistato personaggi noti del mondo dell'arte. Ha pubblicato il libro “Il Sangue dei Martiri “ La Vera Storia della Rivoluzione Napoletana del 1799 Edito da Editoriale Programma vincitore del Premio Speciale per la Critica – XV Edizione e del Premio Letterario Internazionale Europa promosso dalla Universum Academy Switzerland – Lugano Sezione Narrativa Edita. E' primo classificato alla XI Edizione del Premio Letterario Internazionale Surrentum per la Sezione Narrativa Edita. Collabora con Istituzioni ed Enti pubblici e privati, associazioni culturali e mondo dell'imprenditoria.