Li avrete visti sicuramente anche voi quei poster che raccontano la Napoli dei tempi andati commista alla moda o ai marchi attuali. Forse avete scattato anche qualche foto, come ho fatto io. Si tratta di una nuova serie realizzata da Naf-Mk sui personaggi e i costumi napoletani, che ho scoperto la prima volta qualche mese fa e di cui ho parlato direttamente con l’artista.

Naf-Mk

Chi sono questi personaggi napoletani? Come e perché li hai scelti?

Da qualche tempo, spinto dall’amore per Napoli, ho avviato una ricerca su cartoline e litografie d’epoca. Proprio per questo ho scelto di rappresentare molte di quelle figure stereotipate del tempo come i mangia-maccheroni, il pescatore, gli scugnizzi di strada. Prendiamo ad esempio i mangia-maccheroni (‘’Napl State Of Mind’’): ho scelto di rappresentarli con i tatuaggi, gli occhiali da sole e cappellini da baseball, in un tentativo di rendere anche lo spirito della Napoli attuale, sempre in bilico tra tradizione e modernità. Una Napoli che in un contesto di globalizzazione come quello che viviamo, deve fare sempre i conti con il suo passato e la sua storia. Per adesso ho affisso qualche poster e realizzato un murale (a Materdei, in Largo Gaspare Colorito), ma molto probabilmente troverete anche altre cose in girò per la città.

Naf-Mk

Questa serie non è di certo l’unica che Naf-Mk ha realizzato per il centro antico Napoli. Gli ho chiesto di parlarmi delle altre e di come generalmente scelga i temi da rappresentare.

I temi che affronto sono sempre diversi perché mi piace cambiare in base a quello che sento in quel periodo o momento specifico. Generalmente si tratta di tematiche sociali che cerco di affrontare in modo critico, ma anche con un po’ di freddezza o di realismo, come faceva Andy Warhol con la pop art.

Naf-Mk

Una volta vidi la foto di un lavoro di Naf-Mk che mi fece riflettere molto sul rapporto tra le tradizioni e la modernità. Si trattava di una Madonna con bambino realizzata a Ginosa (TA), a cui qualcuno aveva portato dei fiori. Mi è parso un gesto di grande sensibilità ma anche di grande valore: non importava se la Madonna fosse in realtà un’opera di street art, perché richiedeva ugualmente rispetto, come un dipinto o una scultura. Una sorta di edicola della nostra contemporaneità che in questo caso ha preso forma in Puglia ma che poteva collocarsi in molti altri luoghi d’Italia, soprattutto del sud. E allora mi è sorto spontaneo chiedere direttamente all’artista cosa pensasse di quel gesto.

Ho molto a cuore l’opera che ho realizzato a Ginosa. Anzitutto perché mi sono ispirato a ‘’La Madonna delle Rose’’ di William-Adolphe Bouguereau, che ho modificato aggiungendo tra le mani del bambino un secchio di vernice e un pennello, ribattezzando l’opera come ‘’La Madonna del Colore’’. E poi perché qualche giorno dopo la realizzazione mi contattò un mio amico per dirmi che qualcuno vi aveva portato dei fiori. Inizialmente ho sorriso del gesto, ma in seguito ho provato immenso piacere nel constatare che qualcuno avesse interagito, e che ancor più l’avesse fatto in quel modo, con la mia opera.

Naf-Mk

Naf-Mk ritorna sulle pagine di Racna dopo un articolo dell’anno scorso in occasione della IV edizione di In Wall We Trust, un festival di street art che nasce in collaborazione con l’associazione TEXTURES e che si svolge ad Airola (BN).
Nonostante le difficoltà generate dall’autofinaziamento, nel festival convogliano forze motrici che partono dal basso, in grando di raccogliere, tramite una open call, sticker e poster realizzati da artisti provenienti da ogni parte del mondo.
In Wall We Trust è, inoltre, un’iniziativa che si apre anche al sociale, perché Naf-Mk insieme ad altri artisti porta avanti, da circa due anni, un progetto in collaborazione con i ragazzi dell’istituto penitenziario minore di Airola.

Info:

Pagina artista: https://www.facebook.com/DomenicoTirinoAkaNafMk?fref=photo
Pagina In Wall We Trust: https://www.facebook.com/InWallWeTrustStreetArtExhibition?fref=ts